Riprende in Emilia-Romagna il mercato degli affitti, ma la netta maggioranza di chi stipula un contratto di locazione continua a preferire la libera contrattazione (80,5%) rispetto al canone concordato (14,1%). Gli stessi locatari giudicano non sufficienti le agevolazioni fiscali offerte da questo regime per compensare il canone più basso rispetto ai valori di mercato.
Dati e tendenze in atto sul mercato immobiliare emergono dal settimo Rapporto congiunturale OSAR, l’osservatorio della Regione Emilia-Romagna sugli scenari abitativi regionali, relativo al secondo semestre 2000.
Venendo ai dati prettamenti modenesi emerge che il capoluogo è secondo soltanto a Bologna nella graduatoria delle città più care. Comprare casa a Modena significa dovere pagare mediamente 3.000.000 al mq, rispetto ai 3.500.000 di Bologna, la più cara appunto.