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Fiorano: l’assessore alle politiche per la sicurezza in riferimento all’articolo ‘Ladri di biciclette’

L’assessore alle politiche per la sicurezza del Comune di Fiorano Modenese, Alessandro Borghetti, interviene in riferimento alla nota del consigliere comunale Andrea Cuoghi sui ladri di biciclette:

“La nota del consigliere comunale Andrea Cuoghi necessita di alcune precisazioni. La prima è che gli stranieri a Fiorano non sono l’11% della popolazione, ma l’8% scarso. Alla fine del settembre 2010, la popolazione di stranieri residenti era infatti di 1350 persone su una popolazione di 17.000.

La seconda precisazione è che non esistono prove, per quanto di mia conoscenza, che a compiere quel furto nella casa di Via Panaro siano stati degli stranieri ed è grave che un consigliere comunale faccia accostamenti automatici fra reati comuni ed immigrati, smentiti tra l’altro dalle statistiche nazionali.

La terza precisazione è che la presenza e il presidio del territorio da parte della polizia municipale di Fiorano non è diminuita quest’anno, dopo che è stato costituito l’intercorpo con Formigine e Maranello. Anzi, abbiamo istituito la figura dell’agente di prossimità e sta crescendo il ruolo dei volontari della sicurezza. Sarebbe interessante conoscere da Cuoghi, nel concreto e nel dettaglio, cosa intenda per “la polizia non può più contare sul grande aiuto che prima arrivava dai colleghi di Sassuolo”. Sassuolo non faceva opera di beneficenza verso gli altri comuni: tanto dava, tanto riceveva. Ricordo anche che a Fiorano le forze deputate all’ordine pubblico sono i Carabinieri, che stanno svolgendo un lavoro silenzioso, quanto importante e quotidianamente attivo sul territorio.

La quarta precisazione riguarda il fatto che, come è stato più volte spiegato, è stato Sassuolo a volersi tenere le mani libere verso l’associazione dei comuni, accettando di impegnarsi soltanto per 12 mesi e dopo settimane di dichiarazioni contradditorie. Fiorano, Formigine e Maranello hanno preso atto di questa volontà e hanno preferito, piuttosto che l’indecisione e l’impossibilità di programmazione, creare un intercorpo a tre che garantisse certezze e la possibilità di avviare politiche a lungo termine di qualificazione del servizio.

E’ comunque offensivo ridurre a un “vezzo” politico, l’impegnativo percorso intrapreso dalle tre amministrazioni comunali così come sarebbe sbagliato definire un vezzo la scelta di Sassuolo. Ognuno, sulla base dei programmi e dei principi che lo ispirano, effettua scelte delle quali risponde ai cittadini.

Fiorano è un paese che non presenta emergenze sul fronte della sicurezza, ma confermo anche a Cuoghi che non intendiamo diminuire l’impegno e abbassare la guardia, perché la tutela dei cittadini, la legalità intesa come rispetto dei diritti e dei doveri di ognuno, sono valori fondamentali la cui violazione inibisce la comunità e ne impedisce lo sviluppo”.

















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