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Lotta alle contraffazioni a Fiorano

Rispondendo in Consiglio Comunale a una interrogazione sulle contraffazioni nel nostro territorio presentata dal gruppo Partito Democratico, il sindaco Claudio Pistoni ha annunciato che scriverà a tutti i parlamentari europei del nostro territorio, affinché sostengano il cammino del ‘Made in’, fino alla sua applicazione.

Nell’interrogazione il Partito Democratico di Fiorano parte dal “sequestro della Guardia di Finanza di materiale ceramico, contraffatto da un’azienda cinese ai danni di Atlas Concorde, in occasione del Cersaie di Bologna e la denuncia ai danni del proprietario di una copisteria di Modena all’interno della quale venivano riprodotti testi scolastici da parte della G. di F. di Modena sono dati preoccupanti circa il rischio potenziale di inquinamento del pubblico mercato e della libera concorrenza”.

Mentre fino all’anno scorso, i “beni pirata” erano considerati praticamente solo quelli venduti dagli ambulanti, ora si equipara il concetto di pirateria a quello di contraffazione, per cui se si violano leggi su marchi, brevetti, disegni e modelli, in maniera dolosa e sistematica, si stanno compiendo atti di pirateria. Il nostro territorio vive di innumerevoli eccellenze commerciali e di prodotti tutelati (marchi, prodotti dop, igp, ecc.) ed è potenzialmente oggetto di contraffazione, con conseguenti danni al nostro tessuto produttivo ed economico. “La lotta alla pirateria – recita l’interrogazione – rappresenta un aiuto concreto all’economia locale. Anche il recente Codice di Proprietà Industriale ha introdotto forti poteri in capo a prefetto e Sindaco, il quale può disporre la confisca dei beni piratati. Si interroga la Giunta per chiedere: se e quali azioni sono state disposte in merito alla lotta alla pirateria e contraffazione”.

Nella sua risposta il sindaco Claudio Pistoni ha ricordato anche il sequestro a Maranello dei gadget contraffatti della Ferrari, per sottolineare l’importanza, oltre all’attività compiuta quotidianamente dalle forze dell’ordine, delle iniziative politiche e per ribadire la necessità che il percorso del ‘Made in…’ si concluda. Per tutti i prodotti deve essere identificabile la provenzienza quale garanzia, oltre che dei consumatori, anche dei produttori. “Siamo a fianco delle nostre aziende – ha detto Pistoni – perché queste truffe indeboliscono la manifattura che è fondamentale per la nostra economia; sul fronte della pirateria per i prodotti di consumo, invieremo una specifica disposizione alla nostra polizia municipale”. “La contraffazione è come il lavoro nero, entrambi sono piaghe che falsano la competizione e il mercato, rendendo impari la lotta degli imprenditori onesti. Dobbiamo combattere per salvaguardare le nostre imprese e per questo invieremo il nostro sostegno per il “Made in” ai parlamentari europei”.

















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