Ripristinare nelle scuole superiori di Sassuolo i progetti sperimentali rivolti a quei ragazzi che manifestano, attraverso la difficoltà scolastica, problemi di socializzazione, di integrazione e di relazione. E’ la richiesta avanzata, in un’interpellanza, dalla consigliera Maria Savigni del Pd. Del tutto insoddisfacente – a giudizio della consigliera – la risposta dell’assessore Orienti il quale, nel Consiglio comunale di martedì, e nei giorni successivi sulla stampa, ha sostenuto che, potenziando i servizi offerti dai Gruppi Educativi Territoriali, l’Amministrazione offrirebbe un adeguato supporto agli studenti in difficoltà. “Ma questi progetti sono rivolti solo agli studenti delle medie”, replica la consigliera Savigni che aggiunge: “E’ vero che l’istruzione superiore è di competenza della Provincia, ma spetta all’Amministrazione comunale offrire servizi che possano prevenire e combattere il disagio e la dispersione scolastica, come chiedono anche gli insegnanti. Non si parla di sostegno all’handicap, che già esisteva, ma di sostegno allo studio per studenti mentre le scuole hanno problemi di soldi e non riescono a far fronte ai tanti problemi educativi”.
Nella seduta del Consiglio Comunale dei Ragazzi del 7 maggio 2010, tenuta in Sala Consiliare alla presenza del Sindaco Caselli e dell’Assessore, i ragazzi della Commissione scuola-sport-tempo libero hanno presentato il progetto di un centro ricreativo per ragazzi dagli 11 ai 18 anni, all’interno del quale uno spazio doveva essere destinato allo svolgimento dei compiti, in gruppo o individualmente. “I giovani chiedono centri di aggregazione – conclude la consigliera del Pd – e attraverso le figure degli educatori possono trovare quei punti di riferimento che a volte mancano. E’ stata un’esplicita richiesta dei giovani: perché non dare ascolto?”.