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Sicurezza: le fiere dell’Antiquariato a Modena? Sono blindate

Ancora una volta il bilancio per quello che riguarda la sicurezza a ModenaFiere è più che positivo. L’ultimo giorno di “Unica” ha infatti visto l’intervento degli addetti alla security dei padiglioni di via Virgilio, che – grazie al rodato sistema di controllo dei visitatori – sono riusciti a bloccare un gruppo di sospetti.

Nel pomeriggio di domenica 20 febbraio, infatti, alcuni stranieri vestiti elegantemente sono entrati alla spicciolata a ModenaFiere e hanno iniziato ad aggirarsi per i corridoi della mostra. La sempre altissima soglia di attenzione dei responsabili di Security Group, la società che cura la sicurezza del quartiere fieristico, è stata ancora una volta una garanzia per espositori e visitatori. Una volta varcata la soglia della fiera, i sospettati sono stati pedinati per un paio d’ore dal personale della sicurezza in borghese e dopo alcune segnalazioni da parte di espositori, la security ha deciso di bloccare questi vistatori “particolari”, facendo poi intervenire la Guarda di Finanza. Con ogni probabilità è stato sventato un tentativo di furto, visto che – a conferma delle cattive intenzioni dei sospettati – nel parcheggio della fiera c’era un complice che aspettava i compagni in macchina con il motore acceso.

Quello che Angelo Fuggiano, titolare di Security Group, e studio Lobo – società che organizza nei padiglioni di Modenafiere “7.8.Novecento” e “Unica” – hanno creato per la sicurezza nelle manifestazioni fieristiche è un sistema di controllo davvero esemplare.

“L’episodio di domenica a ModenaFiere è uno dei tanti che si mette in conto facendo questo lavoro – spiega Angelo Fuggiano, responsabile della sicurezza delle manifestazioni organizzate da StudioLobo e titolare di Security Group – Purtroppo sono cose che possono succedere, ma con il modello organizzativo che applichiamo ormai da più di dieci anni durante le manifestazioni di antiquariato al quartiere fieristico di Modena, è difficile che questi incidenti si concretizzino in veri e propri furti. Il nostro è un meccanismo ormai molto ben rodato, al quale lavorano da anni le stesse persone, volti conosciuti nell’ambiente. Il nostro lavoro è più che altro un attività di prevenzione e di dissuasione. Il personale presidia ognuna delle 23 porte dei padiglioni, tutte dotate di sofisticati sistema elettronici antitaccheggio, perferfionati proprio dalla nostra società nel corso degli anni. Squadre di uomini vestiti in modo non riconoscibile si aggirano per i padiglioni cercando di analizzare i comportamenti dei visitatori che incontrano. E anche durante la notte i controlli dei padiglioni chiusi e dotati di sofisticati allarmi sono molto serrati”.

Grazie a queste attività di controllo e di sicurezza si conferma ancora una volta la “fama” dei padiglioni di ModenaFiere come inespugnabili.

“Ci sono state chieste già alcune consulenze in materia da altri quartieri fieristici – aggiunge Fuggiano – e stiamo valutando l’idea di portare in giro il nostro sistema di sicurezza, soprattutto per quanto riguarda le innovazioni tecnologiche che abbiamo sperimentato in questi anni”.

















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