Apprendendo delle ingiurie nei confronti dell’assessore Severi, ci sentiamo di manifestare il nostro dissenso nei confronti di chiunque offenda pubblicamente una persona, sia questa un personaggio pubblico o meno. In questo senso va dunque all’Assessore il nostro solidale appoggio.
Eppure siamo stupiti di doverci difendere in quanto iscritti al Partito Democratico da un’accusa che in realtà non ci riguarda. Non è stato il Partito a offendere la signora Severi, né fino a prova contraria un suo dirigente. È vergognoso che si vogliano legare strumentalmente determinate parole a una persona o a un gruppo politico quando effettivamente (e le testimonianze non mancano, ci siamo premurati di verificarlo) è risultato che non sono state pronunciate da lui, ma da altre persone presenti alla discussione.
Per assicurare solidarietà all’assessore Severi si sono levate le voci di numerosi esponenti del Pdl locale, ma qualcuno di loro era presente al momento del fatto, o si è quantomeno preoccupato di verificare l’autenticità delle accuse e dell’identità del diffamatore? Perché queste persone non si sono limitate a condannare il gesto, ma lo hanno subito strumentalizzato politicamente? Forse era più urgente gettare fango su un esponente del PD che stigmatizzare l’offesa nei suoi toni e modalità ? Oppure occorreva distogliere l’attenzione da altri episodi che vedono un simpatizzante della Lega di Sassuolo alle prese con la giustizia?
Nell’esprimere quindi solidarietà all’assessore Severi per l’offesa ricevuta, la verità vuole che si affermi con chiarezza l’estraneità ai fatti di Enrico Maria Sighinolfi, al quale va tutta la stima e solidarietà del Partito Democratico di Sassuolo, anche per il lavoro che sta profondendo da dirigente locale.
Non è con offese e accuse ingiustificate che si può ricercare il dialogo tra differenti posizioni politiche, ma con un confronto leale , onesto e rispettoso.
PD SASSUOLO
