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Sondaggio Cisl Modena sulla Pubblica Amministrazione

I cittadini modenesi apprezzano generalmente la qualità dei servizi pubblici erogati a livello locale, ma chiedono di accorciare le code agli sportelli, le liste di attesa nella sanità e i tempi della giustizia. È quanto emerge da un sondaggio realizzato dalla Cisl Funzione pubblica di Modena, che per otto settimane ha allestito banchetti in città e intervistato oltre 500 persone tra lavoratori, pensionati, disoccupati, studenti, italiani e stranieri. «Dopo due anni di ingiusta e inutile campagna “anti-fannulloni”, abbiamo deciso di sentire direttamente dai cittadini che cosa pensano dei professionisti che lavorano nella pubblica amministrazione e dei servizi erogati – spiega Stefania Gasparini, della Cisl Funzione pubblica di Modena – Abbiamo chiesto la loro opinione sugli ospedali, sui servizi del Comune di Modena, il Cup, l’Inps, la questura, gli uffici di collocamento. Ciò che si evince dalle risposte è certamente un giudizio positivo sulla qualità dei servizi erogati, anche se si riscontra fastidio per i tempi burocratici, cioè le code agli sportelli, le liste d’attesa per certe prestazioni sanitarie e i tempi legati alle cause giudiziarie». In generale i cittadini percepiscono come “perso” il tempo necessario per chiedere e ricevere un servizio pubblico. Gli immigrati, invece, affermano che se negli uffici pubblici qualcuno fosse in grado di parlare una lingua straniera sarebbe molto agevolato il loro rapporto con la pubblica amministrazione. «Riformare la pubblica amministrazione non significa solo accelerare i tempi di consegna di un certificato, ma cercare di migliorare l’organizzazione dei professionisti che lavorano all’interno degli enti – afferma Stefania Gasparini – Per noi della Cisl una politica di riorganizzazione del personale deve essere condivisa dai lavoratori, perché un’amministrazione moderna ed efficiente passa necessariamente attraverso la valorizzazione del lavoro pubblico e dei suoi operatori. Una delle azioni fondamentali da mettere in campo è la diffusione delle cosiddette “best practies” che sono già state messe in atto anche nella nostra provincia. Possiamo metterle in rete e condividerle, migliorando le competenze dei dipendenti pubblici affinché – conclude la sindacalista Cisl Fp – i cittadini e le imprese modenesi possano riconoscere la pubblica amministrazione come un partner affidabile ed efficiente».

















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