Consentire il pagamento tempestivo ai fornitori in un momento in cui il patto di stabilità limita ai Comuni la possibilità di rispettare gli adempimenti contrattuali per gli appalti di lavori sottoscritti in corso di esecuzione. In altre parole, assicurare la liquidità alle imprese creditrici del Comune di Modena attraverso la cessione dei crediti a favore di banche o intermediari finanziari, mentre un fondo stanziato copre gli oneri finanziari delle operazioni di cessione.
E’ questa, in sintesi, la finalità dello schema di accordo firmato oggi, venerdì 15 aprile, nella Sala del Vecchio Consiglio del Palazzo comunale dal sindaco di Modena Giorgio Pighi e dal presidente della Camera di commercio di Modena Maurizio Torreggiani, presente il vice sindaco e assessore comunale al Bilancio Alvaro Colombo.
“Per il secondo anno, con questa scelta cerchiamo di risolvere il problema delle aziende che necessitano di liquidità. Sarebbe sbagliato, però, parlare di ritardi del Comune nei pagamenti alle imprese – ha spiegato il sindaco Pighi – poiché si tratta di un differimento forzoso dovuto a una legge dello Stato. Nonostante il Comune di Modena sia fra i meno indebitati d’Italia – ha proseguito il sindaco – deve ugualmente sottostare al Patto di Stabilità, che impedisce di spendere soldi disponibili in cassa”.
Le banche e gli intermediari che firmeranno lo schema di accordo sono: Banca Popolare di Verona – San Geminiano e San Prospero; Bcc Factoring; Eurofactor Italia; Banca infrastrutture innovazione e sviluppo del Gruppo Intesa Sanpaolo (Biis, Carisbo, Cariromagna); Ifitalia (del Gruppo Bnl, Bnp Paribas); Federazione banche di credito cooperativo dell’Emilia-Romagna (Banca reggiana di credito cooperativo, Banca di Cavola e Sassuolo, Credito cooperativo reggiano); Credemfactor (del Grupppo Credem).
La Camera di Commercio di Modena istituirà un fondo iniziale di 50 mila euro per far fronte agli oneri di cessione del credito nei confronti del Comune da parte di imprese iscritte nel suo registro con meno di 250 addetti.
Ad integrazione anche la Giunta del Comune di Modena ha deliberato, per gli stessi scopi, un fondo di 50 mila euro.
Il protocollo nel quale rientra l’accordo per dare una risposta concreta al problema dei ritardi e delle dilazioni dei pagamenti ai fornitori è proposto a livello regionale dall’Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani), dall’Upi (Unione delle province italiane), da Unioncamere (l’unione delle camere di commercio) e da Cesfel (Centro servizi finanza per gli enti locali dell’Emilia-Romagna, che assiste i Comuni nelle operazioni finanziarie).
Lo schema d’accordo modenese, valido fino al 31 dicembre 2011, prevede la possibilità di adesioni successive da parte di altri enti locali della provincia di Modena e da parte di altre banche e intermediari finanziari. Nel 2010 il Comune di Modena, nella cornice di un accordo analogo a quello firmato quest’anno, ha accolto tutte le 53 domande pervenute, per un totale di 6 milioni di euro.