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Ambiente: Modena prima per depurazione e 66a per PM10

Aria, acqua; rifiuti, mobilità e trasporti; verde urbano, energia, politiche gestionali e ambientali. I dati raccolti a Modena nel 2009 e in parte nel 2010, analizzati dall’istituto di ricerca AmbienteItalia e messi a confronto con le altre città dell’Emilia-Romagna e del resto d’Italia (107 capoluoghi di provincia), sono stati pubblicati nel rapporto “Ecosistema Modena”.

Gli strumenti utilizzati per realizzare il dossier derivano dal rapporto “Ecosistema urbano”, redatto annualmente da AmbienteItalia in collaborazione con Legambiente e pubblicato dal “Sole 24 ore” e giunto alla 17esima edizione.

Nell’introduzione, a cura dell’istituto di ricerca, si legge che misurare la qualità ambientale delle città è una “missione impossibile”, ma necessaria perché la qualità ambientale delle città è ormai il punto critico delle politiche ambientali nei Paesi sviluppati.

Dal rapporto emergono criticità di Modena, riconducibili in parte al contesto, cioè alla collocazione in un’area densamente abitata ed economicamente sviluppata, quindi con sofferenze sugli indicatori di pressione ambientale: nella produzione rifiuti è 84esima, nel tasso di motorizzazione 63esima, nei consumi elettrici 76esima e nella qualità dell’aria 66esima per le polveri sottili.

Emergono invece, in positivo, buone capacità di risposta delle politiche comunali: nella raccolta differenziata Modena è 24esima, ma terza tra le città con più di 150 mila abitanti, terza nelle piste ciclabili, terza per verde urbano fruibile, prima nella depurazione delle acque, quarta per politiche energetiche, seconda per indice di mobilità sostenibile e seconda per la partecipazione dei cittadini alle politiche ambientali.

Il rapporto “Ecosistema Modena” è il risultato di un percorso durato oltre un anno che ha coinvolto diversi settori del Comune e ha visto la collaborazione dell’Agenzia per la mobilità, Hera, Arpa, Atcm, consulta Ambiente e associazioni ambientaliste. I dati raccolti offriranno una base di riflessione agli incontri di “Effetto Modena”, gli stati generali del Comune, per quel che riguarda i progetti e le politiche ambientali.

La pubblicazione, realizzata anche con il sostegno di Legacoop Modena e CoopTip, è disponibile on line (www.comune.modena.it/ambiente).

MODENA A CONFRONTO CON OLTRE 100 CITTA’ ITALIANE

Il rapporto “Ecosistema Modena”, curato da Ambiente Italia, ha preso in esame sette aree: aria, acqua, rifiuti, mobilità e trasporti; verde urbano, politiche energetiche e politiche ambientali. Ecco, in sintesi, i risultati del dossier.

Aria. L’aspetto più critico per Modena è quello legato alla qualità dell’aria, per la quale a livello nazionale la città occupa posizioni nella seconda metà della classifica, soprattutto per le concentrazioni di polveri sottili (66esima) e per il numero di giorni nei quali si registrano superamenti dell’ozono (73esima), mentre sono leggermente migliori, ma sempre problematici, i valori relativi al biossido di azoto (59esima). Principale responsabile delle emissioni di tutti e tre gli inquinanti, secondo la ricerca, è il traffico veicolare. Modena, come le altre città della Pianura Padana, è inserita in un contesto territoriale complesso: una delle zone a più alta concentrazione industriale d’Europa, la presenza di due assi autostradali, una conformazione territoriale che favorisce la concentrazione di inquinanti anche a causa della scarsa ventilazione.

Acqua. Con il 100% degli abitanti serviti da un impianto di depurazione delle acque reflue, a livello nazionale Modena si posiziona al primo posto per la capacità di depurazione a pari merito con altri 12 capoluoghi, mentre occupa una posizione nella prima metà della classifica sui consumi domestici di acqua potabile e la dispersione della rete dell’acquedotto. I consumi domestici di acqua potabile dei modenesi sono diminuiti, negli ultimi quattro anni, di circa 10 litri al giorno per abitante passando da 160 nel 2006 a 151 nel 2009. Con questo dato, Modena è al di sotto della media dei consumi nazionale, pari a 185,5 litri al giorno per abitante. A differenza degli altri ambiti territoriali dell’Emilia-Romagna, la rete dell’acquedotto del Comune attinge oltre l’80% delle acque da falda. Ciò consente di limitare il trattamento di potabilizzazione quasi esclusivamente alla semplice disinfezione.

Rifiuti. Modena si posiziona tra le città con la più alta produzione annua pro capite di rifiuti urbani (664 chili per abitante), mentre occupa la parte alta della classifica per quanto riguarda la percentuale di raccolta differenziata che si attesta nel 2009 a 49,4%. Rispetto agli altri capoluoghi dell’Emilia-Romagna, Modena ha una delle più alte percentuali di raccolta differenziata, inferiore soltanto a Reggio Emilia e Piacenza, è terza tra le città sopra i 150 mila abitanti e supera di 13 punti percentuali la media dei Comuni capoluogo italiani, ancora ferma al 34%. L’82% dei rifiuti prodotti in provincia viene smaltito nel termovalorizzatore, dove è attivo un monitoraggio in continuo delle emissioni in atmosfera: rispetto ai limiti di legge, le concentrazioni medie delle emissioni sono passate dal 22% del 2007 al 16,9 % del 2009, anno di attivazione della nuova linea 4.

Mobilità. Le iniziative realizzate a Modena negli ultimi anni consentono alla città di raggiungere il secondo più alto punteggio a livello italiano per l’indice di mobilità sostenibile. La città si piazza tra le prime tre in Italia per quanto riguarda la dotazione di percorsi ciclabili (139 chilometri e 52 chilometri in aree verdi) e per il sostegno alla cosiddetta “mobilità dolce”, mentre occupa posizioni di centro classifica per quanto riguarda il trasporto pubblico (61 passeggeri per abitante). Il tasso di motorizzazione è ancora piuttosto alto per quanto riguarda le autovetture (64 auto ogni 100 abitanti), mentre è inferiore alla media per i motocicli.

Verde urbano. Modena è terza tra i capoluoghi italiani per quanto riguarda il verde urbano fruibile (parchi e giardini) con una dotazione pro capite di quasi 39 metri quadrati per abitante. La città si colloca inoltre nella prima metà della classifica per le zone a traffico limitato (25esimo posto) e a metà classifica per la superficie verde totale e le isole pedonali (rispettivamente 48esima e 54esima posizione). Modena presenta un’interessante situazione di uso del suolo con ancora più del 61% del territorio in ambito agricolo (oltre 112 milioni di metri quadrati) a cui si aggiungono quasi 2 milioni di metri quadri di aree idriche e ambiti fluviali e oltre 2,6 milioni di metri quadri di boschi. Per quanto riguarda invece l’area urbanizzata, prevalgono le funzioni residenziali che occupano poco meno di 13 milioni di metri quadri (circa il 7% del territorio comunale), con altri 2,7 milioni di metri quadri classificati come centri storici e 2,4 milioni di metri quadri polifunzionali che includono le aree a destinazione urbanistica mista: residenza, terziario e produttivo.

Politiche energetiche. Il Comune di Modena si posiziona al quarto posto per le politiche energetiche ed figura 13esimo in Italia per impianti solari termici installati su edifici di proprietà comunale (543 metri quadri), mentre scende al 41esimo posto per potenza fotovoltaica installata (ma il dato è del 2009, prima della creazione del grande campo fotovoltaico di Marzaglia e dell’impianto solare della Fiera). Piuttosto elevati i consumi elettrici domestici (1241 chilowattora per abitante), che collocano la città al 76esimo posto.

Politiche ambientali. Con 87 punti, Modena è seconda tra tutti i Comuni capoluogo italiani per la capacità delle pubbliche amministrazioni di adottare iniziative di informazione e coinvolgimento dei cittadini su tematiche legate alla sostenibilità. In particolare, per quanto riguarda l’Agenda 21 Locale, Modena è stata tra i capofila in Italia, e attualmente svolge un ruolo di primo piano nel Coordinamento Agende 21 Locali Italiane.

















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