“Nella città di Bologna dove apparentemente le donne hanno raggiunto piena parità di diritti, in realtà, molto spesso, progetti e iniziative artistiche femminili non trovano un adeguato sostegno e riconoscimento”, afferma Antonietta Laterza, candidata nella lista civica che ha come capolista Amelia Frascaroli.
“Sosteniamo il diritto di essere appoggiate dalle istituzioni; di poter usufruire dei pubblici contributi che da anni vengono distribuiti privilegiando gli stessi gruppi a circuito chiuso. Chiediamo agli enti pubblici, (Comune‐Provincia‐Regione) di non adagiarsi in una vecchia politica di disattenzione nei riguardi del lavoro di donne libere, non schierate, quindi non protette. Rivendichiamo l’assoluta necessità di avere a disposizione spazi adeguatI allo svolgimento delle nostre attività artistiche e didattiche”. Questi i punti che molte donne artiste bolognesi condividono con Antonietta Laterza.
1. Esprimiamo il CORAGGIO di vivere e agire esaltando le nostre diversità e differenze.
2. Esprimiamo l’AUDACIA di portare avanti la nostra arte nonostante tutto!
3. Esprimiamo la RIBELLIONE a un sistema estetico‐politico immobile e autoreferenziale.
Antonietta Laterza – Cantautrice, nel 1990 ha inciso la sigla del Cantagiro, comparendo per tutte le puntate della trasmissione. E’ stata così la prima donna artista in carrozzina ad apparire sui teleschermi nazionali italiani. Nel 1992 realizza il suo album più importante “Donne a Marrakech”, prodotto da Guido Elmi e distribuito dalla Fonit-Cetra. La casa discografica però ne censura la copertina, perché Antonietta Laterza è ritratta sulla sedia a rotelle, ne nasce un caso ripreso dai quotidiani nazionali. Carlo Verdone allora la chiama e le chiede una consulenza per un film che sta scrivendo, “Perdiamoci di vista”, che vedrà Asia Argento come protagonista proprio nei panni di una giovane paraplegica ribelle. Se l’Italia discografica storce il naso di fronte a una cantautrice “in carrozza”, Antonietta Laterza tiene concerti in Olanda e Germania e nel 1997 si esibisce nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles.
Antonietta Laterza ha fondato l’Associazione SIRENA PROJECT – Arte e Diversità, di cui è presidente, che si occupa principalmente di diversità, arte e intercultura. Sua è la manifestazione, svoltasi per 6 anni di seguito a Bologna, “La Befana vien di notte…”, che coinvolgeva le associazioni femminili rivalutando la Befana come la vera festa della donna. Visto che le è sempre piaciuto ballare, anche in carrozzina, ha ideato e promosso la creazione del Treno ad Alta Felicità. L’iniziativa è stata realizzata 5 volte e ha portato centinaia di persone, con handicap e non, nelle discoteche della Riviera romagnola per garantire il diritto al movimento e al divertimento a tutti.
Sostenitrice della strategia dell’eros, ovvero che l’eros esiste in ogni persona e va solo fatto percepire proponendo nuovi punti di vista, ha posato nuda per il fotografo Nicola Casamassima.
Agitatrice culturale e performer ha realizzato tre musical molto apprezzati dal pubblico e dalla critica. “Sirene” dove artisti disabili si esibivano assieme ad altri dieci attori e performer, “Peppermonapuppies”, “Intervista a una Sirena sfuggita ai forni a microonde”e l’ultimo spettacolo “Sauvage”.