Sei tra i migliori pub indipendenti d’Italia ognuno con un suo rappresentante, 24 spine di altissimo livello, tanti interessanti incontri: l’obiettivo quello di offrire il meglio del mondo delle birre artigianali. I principali destinatari dell’evento sono gli addetti ai lavori, coloro che un pub magari già lo hanno oppure hanno in animo di avviarlo, ma l’evento apre le porte anche al mondo degli appassionati che in questa 3 giorni avranno modo di conoscere e gustare prodotti di grande qualità provenienti da tutta Europa.
Dal 30 aprile al 2 maggio Vezzano diventerà infatti teatro dello United Indi Pubs. L’evento, organizzato dall’Arrogant Pub di Scandiano, dal Podere Elisa, e da 5 pub particolarmente noti nel mondo della birra (“Macche’ siete venuti a fa” di Roma, il “Goblin” di Pavullo – Modena, il “Tnt pub” di Buonconvento in provincia di Siena, il “The dome di Nembro – Bergamo, e lo Sherwood pub di Nicorvo, Pavia), ha il patrocinio della Provincia di Reggio Emilia e del Comune di Vezzano sul Crostolo. Partner del progetto il consorzio del Parmigiano Reggiano: “Volevamo accanto a noi una immagine di assoluta passione artigianale – spiegano gli organizzatori – di una scelta di qualità senza compromessi, quindi ci è sembrato logico, anche in rappresentanza del territorio che ospita la prima manifestazione, affiancarci al prestigioso marchio del Parmigiano Reggiano. La cui filosofia di prodotto esclusivo ma fuori degli schemi dell’industria, si lega molto a quella della birra artigianale”.
L’appuntamento di Vezzano, dove sono attese diverse migliaia di visitatori, rappresenta infatti la prima edizione di una manifestazione che di anno in anno si sposterà in giro per l’Italia. Per l’occasione l’Arrogant pub spillerà una Arrogant Dog di Brewdog, una birra della birreria scozzese fatta proprio in occasione dell’evento di Vezzano.
La manifestazione è stata presentata questa mattina in Provincia dal vicepresidente Pierluigi Saccardi, insieme a Mauro Bigi, sindaco di Vezzano sul Crostolo; Gianni Brancatelli, chef del Podere Elisa; Simone Monetti, presidente di Unionbirrai; Andrea Camaschella di Slow Food; Loretta Domenichini del Consorzio del Parmigiano Reggiano; Alessandro Belli dell’Arrogant Pub e Michele Galati del pub “The Dome” (Bergamo). “Non sarà una Festa della birra, ma un’occasione per promuovere il nostro territorio e i nostri prodotti tipici, far scoprire il valore ed il sapore della birra artigianale, sottolineare l’importanza di un consumo consapevole di questa bevanda, puntando sulla qualità più che sulla quantità”, è stato ribadito.
Perché un Festival
Secondo i promotori l’importanza dello United Indi Pubs risiede soprattutto nel concetto, nella finalità più ampia che si porta dietro. L’evento infatti vedrà presenti alcuni tra i più noti e attenti publican (gestori di pub) d’Italia in quella che si annuncia come una discussione aperta, un confronto tra stili avente il preciso obiettivo di “portare il modello di freehouse inglese in Italia”.
Cardini fondamentali sono l’indipendenza dalle grandi aziende (produttrici e/o distributrici) tramite il possesso dell’impianto di spillatura da parte del pub e la centralità del ruolo del publican come comunicatore, esaltatore del prodotto spillato e come tramite tra la passione di chi la birra la produce e chi invece la beve.
Insomma lo United Indi Pubs si prospetta come un momento di riflessione sulla passione che serve per portare avanti un discorso sulla birra artigianale e di qualità, una passione che si deve tradurre in competenza e conoscenza in chi produce, ma anche in chi serve. Sicuramente un mondo dalle mille sfaccettature come quello brassicolo può accontentare i gusti di tutti, ma è importante che chi consuma sappia cosa ha nel bicchiere e che ciò che gli viene servito sia al massimo delle sue potenzialità. Questo lavoro deve essere in buona parte svolto dal publican, che diventa una figura centrale nella “distribuzione emotiva e cognitiva” che va dal produttore al fruitore.
“Nell’occasione ogni pub avrà il suo stand allestito secondo il proprio stile dove si potrà assaggiare la nostra passione – spiegano gli organizzatori – cercando di seguire la nostra idea, tra spine dedicate e prodotti rari. Si terranno inoltre degli interessanti dibattiti sugli impianti e sulla lavorazione della birra dove interagiranno rappresentanti di birrifici artigianali, ristoratori, gestori di pizzerie, di bar, di birrerie fino al consumatore finale. Si tratta di una sfida lanciata con grande passione, con la convinzione che il tema centrale nella diffusione culturale del prodotto siano il contatto umano, il confronto di idee, l’unione d’intenti, caratteristiche lontane dalle sterili logiche imposte dal mercato”.