Dalle tecniche di lavorazione delle corna di cervo a quelle per la concia delle pelli: sarà una giornata all’insegna della sperimentazione, insieme all’esperto del Museo di storia naturale di Vienna Wolfgang Loebisser, quella di domenica 24 aprile al parco archeologico della Terramara di Montale (via Vandelli).
Nell’età del bronzo le corna di cervo, raccolte annualmente dopo la caduta spontanea, venivano lavorate con asce, scalpelli e punteruoli per ottenere un’ampia gamma di manufatti: armi, raffinati ornamenti e attrezzi da lavoro. La grande quantità di oggetti in corno rinvenuti a Montale ha fatto pensare alla possibilità di un “surplus” produttivo da destinare agli scambi con altre comunità. Le pelli ottenute dalla caccia e dall’allevamento di animali, essiccate e trattate con grassi per renderle flessibili, inizialmente erano usate come indumenti o per la costruzione di tende, successivamente anche per la realizzazione di corazze e scudi.
Wolfgang Loebisser, collaboratore del Museo di Storia Naturale di Vienna, presenterà al pubblico le tecniche in uso nelle terramare per lavorare l’osso e il corno di cervo e per trattare le pelli degli animali.
Il parco è aperto dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19 (ultimo ingresso alle 18).
In caso di maltempo il programma potrebbe subire variazioni e si consiglia di telefonare al numero 059 532020 a partire dalle ore 9. Il biglietto d’ingresso costa 6 euro, 4 euro per i bambini tra i 6 e i 13 anni. Ingresso gratuito per bambini sotto i 5 anni o anziani sopra i 65, per altri sconti e riduzioni si può consultare il sito web.