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Confesercenti Modena: “Inopportuno liquidare sommariamente il parere degli oltre 250 operatori del centro storico”

“L’intento era e rimane, quello di offrire un contributo importante volto al miglioramento e alla valorizzazione del cuore storico di Modena – sostengono Fulgenzio Brevini e Guido Sirri rispettivamente direttore sindacale e presidente di Confesercenti per l’area di Modena – Il questionario sottoposto agli operatori commerciali infatti proprio per perseguire questo obiettivo, in maniera chiara e netta, teneva separati il giudizio sull’andamento delle imprese da quello legato all’ambiente esterno in cui le imprese medesime operano. Questo, al fine, di scongiurare “quell’effetto contagio” nelle risposte, denunciato con tenta veemenza dall’assessore all’Urbanistica del comune di Modena. C’è dunque la necessità di puntualizzare da parte nostra, che valutando con attenzione il giudizio espresso dagli imprenditori di tale effetto proprio non c’è traccia”.

“Mentre su diverse questioni, segno oltretutto di un’attenta valutazione da parte degli imprenditori, emerge un giudizio diversificato, ad esempio in tema di ambiente urbano, sicurezza, etc., e su altre un giudizio largamente positivo, come la prossima apertura della casa museo Enzo Ferrari, le criticità più forti si riscontrano in merito al piano della sosta legate all’accesso al centro storico. Evidentemente gli operatori manifestano un disagio specifico rispetto ai provvedimenti che sostanziano il piano medesimo. Il consiglio di Confesercenti area di Modena quindi, nel valutare doverosamente queste critiche, non intende rigettare il piano sosta; si propone invece di formulare e avanzare le principali proposte che possono risultare migliorative: l’estensione graduale della area di sosta parcometrata; la limitazione dell’estensione dell’area soggetta a traffico limitato; la proroga della pedonalizzazione di P.zza Roma, da assoggettare dunque a valutazione sugli effetti del piano della sosta; la rimodulazione delle tariffe in abbonamento in particolare per il Novi Park, tali da alleggerire i costi per chi lavora in centro storico”.

“Invitiamo pertanto l’assessore a proseguire, il confronto già avviato con le associazioni di categoria, ma non ancora pienamente decollato, al fine di verificare la possibilità di apportare correttivi al piano sosta; sottolineando che giudizi poco circostanziati e irrigidimenti non portano verso nessuna soluzione. Partendo sempre dal presupposto che gli operatori del centro storico sono in grado di pensare prima di esprimere ogni valutazione”.

















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