Momenti di commozione questa mattina, presso la sala del consiglio comunale di Scandiano, dove è stato presentato il libro del partigiano Nemesio Crotti “Uomini Donne e Bambini artefici della Resistenza Reggiana, dal Monte Cusna al Fiume Po e dal Fiume Secchia al Fiume Enza”: sono intervenuti alla presentazione il Sindaco di Scandiano Alessio Mammi , l’on. Maino Marchi, il Presidente dell’ANPI Reggio Emilia Giacomo Notari e il Presidente di Istoreco Mirco Carrettieri. Il libro riporta tutti i nomi dei combattenti dell’intera provincia, con le date di nascita e di adesione alla lotta armata, le formazioni di appartenenza, e i vari comandi che hanno combattuto dal Monte Cusna al grande fiume Po, dal fiume Secchia al fiume Enza. Lo stesso Crotti ha dichiarato di aver composto il libro perché non si perda la testimonianza del sacrificio di tanti uomini e donne che hanno dato la loro vita per la Liberazione dell’Italia; ha inoltre pregato i presenti di non subire passivamente il degrado democratico, ma di ribellarsi e lavorare con le scuole e i giovani, perchè la scuola è fondamentale per la crescita culturale ed umana delle nuove generazioni. Il Sindaco Alessio Mammi ha ringraziato Crotti per aver realizzato attraverso il libro un documento a testimonianza di quanto accaduto più di sessant’anni fa, perché le nostre comunità ricordino il valore storico e civile di quel sacrificio. “La Resistenza nella nostra città ha coinvolto tante persone e tante famiglie – ha aggiunto -: è importante ricordare cosa siano state la Resistenza in questa provincia così come la lotta antifascista”.
Il Presidente dell’ANPI Giacomo Notari ha ribadito che la memoria civile è necessaria per mantenere la democrazia nel nostro paese. “Non si può accettare che venga riproposta la Costituzione del Partito Fascista senza indignarsi e ribellarsi: è possibile che a Reggio nasca una nuova sede del Fascio magari in via Fratelli Cervi o in via Don Pasquino Borghi..?”
L’on Maino Marchi ha sottolineato che per progettare il futuro nel modo migliore, servono la consapevolezza delle proprie radici e della storia: con forti valori di riferimento si è in grado di affrontare meglio le sfide future.
Mirco Carrettieri di ISTORECO ha infine ribadito l’importanza della ricostruzione storica, perchè serve a ribadire che la guerra di liberazione ha colpito in particolare la popolazione civile, come il libro riporta con molta chiarezza: partendo dalle storie delle persone è più facile comprendere cosa abbiano significato la Resistenza, l’antifascismo e la guerra.