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“Peasant Woman” di Nicolò Cecchella al Museo dei Cappuccini di Reggio

Nell’ambito di Fotografia Europea 2011 venerdì 6 maggio, alle ore 18, al Museo dei Cappuccini di Reggio Emilia (Via Ferrari Bonini, 6) viene inaugurata la mostra fotografica “Peasant Woman” di Nicolò Cecchella, artista povigliese 25enne. L’allestimento è a cura dell’architetto Nadia Calzolari e sarà proposto non solo nei giorni di Fotografia Europea (6-7-8 maggio), ma anche fino al 12 giugno. Al vernissage sarà presente anche Grazia Neri, fondatrice di quella che è stata la prima è più nota agenzia fotografica italiana.

Come si legge nel testo che accompagna la mostra, “Peasant Woman (donna contadina-ndr) vuole presentare in maniera intima l’ultimo passaggio di un tipo di esistenza che nel presente incontra la sua conclusione. Per fare questo è stato scelto un punto di vista inusuale, che permettesse di distanziarsi dall’epopea della forza fisica o che, perlomeno, recuperasse questa idea, diluendola pur sempre in un corpo, ma di tutt’altra fattezza, ovvero in un corpo di donna attraverso la figura femminile”.

Come scrive il critico Massimo Mussini, professore ordinario di Storia dell’arte moderna all’Università di Parma, in questa esposizione che “intreccia due differenti modalità narrative – il fotoracconto e l’immagine simbolica – Cecchella accoglie una nuova sfida: raccontare ‘l’irraccontabile’; lo fa scegliendo di lavorare sulla memoria per renderne nuovamente attuali alcuni momenti e, contemporaneamente, puntare sulla funzione rituale dei gesti che contrassegnano la vita di una vecchia contadina solitaria. Le riprese fotografiche si adeguano alle diverse funzioni narrative assegnate a ciascuna immagine e non alternano soltanto il livello più direttamente cronachistico […], con l’aspetto più propriamente simbolico[…], ma si addentrano perfino entro il mondo dell’immaginario e della surrealtà onirica, a ravvivare il racconto ci pensa lo ‘sguardo esteticamente attento’ del giovane artista reggiano”.

Per Carlo Petrini, fondatore di Slow Food “Peasant Woman è una mostra che parla di futuro ed enuclea tre diversi livelli di lettura della mostra: la prima lettura, certamente, è quella estetica, nel senso dell’individuazione della bellezza e della giustizia (estetica) di una situazione esistenziale; la seconda è quella umana che racconta di una donna con cui vorremmo essere in relazione; la terza lettura, inevitabilmente, è quella politica, ed è quella che più spaventa”.

Walter Liva, coordinatore del CRAF, il Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia, sostiene che “la riflessione a cui ci invita oggi Nicolò Cecchella facendoci addentrare in questo mondo oramai mitologico di Peasant Woman, non è qualcosa che si riferisce all’amarcord, è più profonda e complessa poiché riassume e attualizza […] tutte quelle problematiche che nel corso del ‘900, con presupposti diversi, hanno affrontato Scheuermeier, Evans, Baudrillard, ma fino a quel momento i dettagli di queste problematiche sono stati evidenziati separatamente, mentre Cecchella li ha saputi assemblare e ricomporre formando un nuovo livello linguistico, di semiosi”.

Gli scritti critici del catalogo della mostra sono chiusi dalla riflessione di Marina Cicogna, produttrice cinematografica, fotografa e giornalista (tra i film prodotti ricordiamo “La classe operaia va in Paradiso, Bella di giorno, C’era una volta il West e Teorema). Cicogna scrive: “E’, quindi, emozionante constatare, tramite questi scatti, come da quei contadini non nascano solo fuggiaschi diretti in città, verso carriere da ufficio. Ne discendono invece anche giovani come Nicolò Cecchella, che cercano di trovare il loro spazio nel mondo dell’Arte, della Fotografia, della Poesia e che sanno ancora vedere la bellezza”.

Il precedente lavoro fotografico di Cecchella – L’Uccisione, che descrive la pratica dell’uccisione del maiale nelle campagne emiliane – nel 2011 è stato oggetto di una lezione all’Università di Scienze Gastronomiche di Torino, è stato esposto a Parma per il Cibus Tour a cura di Slow Food ed ha inoltre valso la nomina dell’artista per “Reflexions Masterclass” 2011, seminario internazionale di fotografia contemporanea curato da Giorgia Fiorio e Gabriel Bauret.

PEASANT WOMAN. Inaugurazione: venerdì 6 maggio alle 18.00

La mostra è aperta: il 6, 7, 8 maggio come da calendario generale di Fotografia Europea; il 14 maggio dalle 16.00 alle 24.00; dal 9 maggio al 12 giugno: da lunedì a venerdì dalle 10 alle 12, sabato dalle 16 alle 19, domenica dalle 16 alle 19.

Info: Tel. 0522 580720 – segreteria@museocappuccini.it – www.museocappuccini.it – www.fotografiaeuropea.it

















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