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Scuola: Enrico Aimi (PDL) replica alla Bastico

“Nuove regole per l’aggiornamento delle graduatorie, ampia accelerazione alla meritocrazia con il fondo per il merito destinato agli studenti universitari e credito di imposta per le imprese che investono in ricerca. In particolare poi per la scuola è previsto un Piano triennale di immissioni in ruolo che porterà ad un notevole passo in avanti. Per quanto riguarda il precariato, infatti, le ultime stime elaborate dal ministero prevedevano che grazie ai pensionamenti e alle immissioni in ruolo degli ultimi anni, il fenomeno avrebbe trovato una definitiva soluzione in sei o sette anni. Con i nuovi provvedimenti si potranno ora invece ridurre i tempi previsti e per assorbire tutti i precari in lista potrebbero bastare anche meno di sei anni. Di conseguenza, si potrà risolvere definitivamente un problema nato nei decenni passati, a causa di scelte politiche semplicemente irresponsabili e che hanno fatto lievitare fino a 250.000 il numero degli insegnanti abilitati, iscritti nelle graduatorie ad esaurimento. Tutti dettagli che evidentemente a qualche esponente di sinistra sfuggono”.

Questa la replica del Consigliere Regionale del PDL Enrico Aimi alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dalla Senatrice Bastico “alla quale – ha subito aggiunto l’esponente pidiellino – evidentemente sfuggono dalla memoria anche le mancate immissioni di decine e decine di migliaia di insegnanti precari (circa 100mila) quando, ancora nel 2008, rivestiva il ruolo di vice all’allora Ministro Fioroni. E proprio per questo motivo dovette fare fronte a durissime critiche e bordate lanciate al suo indirizzo dai precari della scuola, perché – riportiamo testualmente le parole degli stessi precari riprese in seguito anche dalla stampa – «Fioroni e la Bastico sono stati nuovamente eletti in Parlamento ma sia chiaro – minacciavano nel forum precariscuola.135.it – che con la loro politica giocata sulla menzogna e sulla presa per i fondelli dei lavoratori non faranno molta strada: la presa in giro di queste ore resterà una macchia indelebile nel loro curriculum politico», aggiungendo poi amaramente di sentirsi beffati. Ciò detto – ha concluso Aimi – invitiamo certi campioni olimpici di solerzia a marcia indietro, a smetterla di affannarsi strumentalmente nella ricerca di peli negli occhi altrui: meglio che si occupino della trave conficcata nei propri bulbi oculari”.

















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