Conosco personalmente sia Andrea Gandini che Francesca Gottardi, quest’ultima da tanti anni, e spero che il mio parere non venga ritenuto viziato da ciò, cosa che comunque mi importerebbe il giusto.
A loro ho sempre criticato il proprio voto per la messa in proscrizione dei ragazzi del Fassbinder, per quel vergognoso Ordine del Giorno illiberale, e di fatto nullo, volto a impedire la costruzione di nuove moschee sul territorio comunale, nonché per la proposta di segnaletica dialettale, che oggi possiamo osservare raggiante sotto ai cartelli in italiano sbiaditi.
L’impegno profuso per i padri single in difficoltà, per gli animali (che la Lega Nord tutela più degli immigrati), e soprattutto per il voto favorevole alla costituzione del registro dei testamenti biologici, seppure vano, fanno però auspicare un loro ruolo all’interno del consiglio comunale interessante anche per noi Radicali.
Non è certo un tentativo da parrocchia partitocratica di arruolare chierichetti in clientele che nemmeno abbiamo, molto più umilmente da parte mia non mancherà l’attenzione al loro operato, come a quello di tutti, e se si faranno portatori in prima persona di proposte interessanti (come quella dei padri single in difficoltà appunto) non farò mancare il mio sostegno, per quanto poco possa valere.
Riguardo invece la politica delle chiacchiere, è arcinoto che la costituzione del gruppo misto è un’incombenza capitata a tutte le amministrazioni, anche quelle precedenti. Se le opposizioni fossero davvero convinte del venir meno dell’integrità della maggioranza, detengono in qualsiasi momento la facoltà di presentare una mozione di sfiducia, la quale se accolta darà loro ragione in pieno. Non mi risulta nulla di tutto ciò, pertanto si va avanti così.
Infine ritengo che questa sia la dimostrazione in piccolo di quanto i partiti siano una recinzione soffocante, da tempi non sospetti il movimento radicale sostiene che al posto di un contrassegno debbano essere messe al centro le singole persone e i singoli candidati (si veda solo la proposta di riforma uninominale). Perciò del motivo che ha spinto i due consiglieri a non restare nella Lega Nord sono affari loro.
(Riccardo Macchioni, Segretario Ass.ne Radicali Modena e coordinatore per Sassuolo)