Le aziende possono ottenere finanziamenti statali per progetti di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti. E’ quanto prevede la legge 53 del 2000, che già negli ultimi anni ha portato a Modena ingenti risorse, ma non tutti sono a conoscenza di questa opportunità. Per questa ragione quattro consiglieri del Pd – Stefano Rimini, Caterina Liotti, Claudia Codeluppi e Franca Gorrieri – hanno presentato un ordine del giorno che sollecita il Comune a informare le aziende sulla possibilità di presentare progetti e, su questi, ricevere finanziamenti.
“Il Comune di Modena – spiega Stefano Rimini, primo firmatario dell’odg – come già fatto in passato, ha la possibilità, assieme alla Provincia e ad altri attori del territorio, di promuovere questa opportunità tra le aziende modenesi, ricercando anche la collaborazione degli organismi di pari opportunità, delle associazioni, dell’Università e delle Istituzioni culturali del territorio che si occupano di conciliazione e lavoro.
Grazie alla legge 53 – aggiunge il consigliere del Pd – si riaprono prospettive concrete e interessanti per le imprese modenesi, che potranno richiedere contributi su progetti di flessibilità dei tempi di lavoro, dal part-time all’orario flessibile, dalla banca delle ore al telelavoro. I bandi di finanziamento scadono a luglio e a ottobre – conclude il consigliere – quindi occorre far presto per consentire alle imprese di mettere a punto i loro progetti”.