Ricordiamo che l’anno scorso di questi tempi fu emanata una norma che fu chiamata “ ad aziendam “. Il chiaro riferimento era alla Fininvest che aveva in corso una lite con l’Agenzia delle Entrate per un accertamento riferito all’anno 1991.con maggiori imposte, interessi e sanzioni per un totale di circa 350 milioni di euro.
La chiusura della lite , con una norma inserita nel Decreto Legge incentivi e con richiamo al condono fiscale del 2002 sulle liti fiscali pendenti.
Senza rifare la storia,già fatta da noi all’epoca, la Fininvest chiuse la partita con il pagamento del 5 % della maggiore imposta accertata ( 173 milioni al 5 % e senza interessi e sanzioni)
Non ci addentriamo sulle ipotesi di rilevanza penale di alcuni Giudici della Cassazione, sul caso specifico ,visto che la pratica era in carico alla Suprema Corte e che la Magistratura Ordinaria sta ancora vagliando.
Ebbene,sembra,che nel Decreto,appena presentato,con ritardo,al Capo dello Stato,vi sia una norma che indirettamente riguarda la Fininvest.
Si parla di un intervento su alcuni articoli del Codice di Procedura Civile tesi a sospendere l’esecutività del risarcimento danni per condanne in primo grado,superiori a 20 milioni di euro.ma con pagamento di una idonea cauzione,in attesa della pronuncia della Cassazione.
Ricordiamo che in primo grado la Fininvest fu condannata al pagamento di euro 750 milioni alla CIR ( Mondatori ) del Sig. De Benedetti,altro bel soggetto .
Forse la cosa non sarebbe scandalosa se la stessa cosa fosse prevista anche per il processo tributario dove il contribuente che riceve un accertamento è costretto a pagare subito o “ ganasce “….sapete anche che “ ganasciano anche i mezzi di produzione “…pensate un pochino se avessero messo le ganasce alle antenne della Fininvest ?
Siamo preoccupati per le notizie locali ed in particolare dalla quantità di cittadini che nel mese di giugno hanno chiesto aiuto ai servizi sociali ( 856 a giugno sono tanti ) e crediamo che stante la quantità dei mezzi a disposizione dell’Assessorato si rende necessaria una variazione di bilancio in aumento.
L’Assessorato al Marketing Territoriale,con una nota ufficiale ci fa sapere che i commercianti non hanno aderito all’invito di tenere aperti i negozi domenica….anche per l’occasione dell’inizio dei saldi ed anche perché la città è dichiarata di interesse turistico.
Forse i soldi sono finiti e non c’è tranquillità per il futuro.
Una manovra economica , giudicata recessiva ,colpisce ancora di più Sassuolo ed anche il bilancio del Comune ne risentirà in negativo
Partito Socialista Italiano Sassuolo