Sono state oltre duecento le persone che la scorsa domenica 3 luglio hanno partecipato alla prima delle quattro visite guidate agli scavi archeologici di Montegibbio, promosse dall’Amministrazione comunale di Sassuolo. I partecipanti hanno percorso il sentiero che porta dal castello allo scavo, in località il Poggio. Qui l’archeologa Francesca Guandalini ed il geologo Stefano Cremonini hanno illustrato gli sviluppi degli ultimi mesi di lavoro, soffermandosi sulla straordinaria importanza dei ritrovamenti di epoca romana che hanno fatto di questo sito uno dei più significativi non solo a livello locale.
Dopo le prime importanti scoperte delle pregevoli pavimentazioni, il lavoro condotto dagli archeologi e dai geologi durante la sesta campagna di scavo, ha messo infatti in luce i resti di un edificio riferibile al tardo periodo repubblicano, probabilmente destinato al culto di Minerva, divinità connessa alle acque, e in particolare al loro valore salvifico e curativo.
Durante la campagna del 2011, in via di conclusione, gli archeologi si propongono di comprendere la pianta e la funzione della struttura architettonica in blocchi solo in parte messa in luce nel 2010 e di approfondire, grazie all’aiuto di geologi, i reali motivi che furono causa della vasta distruzione del sito. Lo scavo archeologico, è stato finanziato nel corso del 2011 dal Comune di Sassuolo, che è inoltre diventato concessionario del sito.
Le visite guidate replicheranno nelle domeniche del 10, 17 e 24 luglio, a partire dalle ore 17,30, con ritrovo presso la Corte di Montegibbio.