Resterà aperta fino a domenica 17 luglio la mostra “Sagome inquiete: ombre e silhouette dalle figurine al cinema”, al Museo della Figurina in corso Canalgrande 103. Il museo, poi, chiuderà fino al 16 settembre, quando inaugurerà la nuova mostra in occasione del Festival filosofia.
L’esposizione “Sagome inquiete” esplora il tema del doppio e dell’oscurità con oltre 180 tra figurine e bolli chiudilettera. In mostra ci sono anche le “Opere al nero”, installazioni dell’artista Clementina Mingozzi per giocare con la propria ombra, e una serie di oggetti, prestati da collezionisti modenesi, a fare da “trait d’union” tra le figurine e il mondo del cinema: lanterne magiche, un teatrino d’ombre dell’Ottocento e alcune sagome balinesi in cuoio dipinto e legno. Il museo espone inoltre 76 “notgeld”, le “banconote d’emergenza” stampate in Germania a inizio Novecento, nei periodi di iperinflazione, decorate con vedute panoramiche, sagome e ombre in stile espressionista. Un maxi schermo e piccoli video all’interno delle vetrine propongono spezzoni di film, da “Metropolis” di Fritz Lang a “Scarface” di Howard Hawks, per evocare le atmosfere misteriose della fantascienza e del noir, insieme a “Le avventure del principe Achmed” di Lotte Reiniger, primo lungometraggio d’animazione della storia del cinema. L’esposizione comprende anche giornalini d’epoca, stampe antiche, album completi di figurine e venti fumetti, da Corto Maltese a Batman, nei quali antagonisti e cattivi sono rappresentati sotto forma di ombre e creature dell’oscurità.
La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato dalla Franco Cosimo Panini e coprodotta dalla Fondazione cassa di risparmio di Modena. È aperta, con ingresso gratuito, dal mercoledì al venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 19.30; il sabato e la domenica e i festivi dalle 10.30 alle 19.30 (informazioni 059 2032940, www.museodellafigurina.it). Il Museo della figurina chiude dal 18 luglio per la pausa estiva e riaprirà venerdì 16 settembre in occasione del Festival filosofia sulla Natura.