Castelfranco, Pal; Righini (PDL): “Calpestati i diritti e i bisogni di 70.000 cittadini”

Avere un pronto soccorso a Castelfranco non è la stessa cosa che averlo a Baggiovara, trovare assistenza sanitaria d’urgenza a Castelfranco, anche per un cittadino che abita a Piumazzo, non è la stessa cosa che trovarla, dopo ore di coda in strada e allo sportello, a Baggiovara. Questa è una storiella che gli amministratori hanno tentato di raccontare per anni e alla quale, sinceramente, non abbiamo mai creduto. La realtà è che Castelfranco è stato annientato il pronto soccorso e poi smantellato l’ospedale. I servizi essenziali e primari sono stati eliminati e non sono stati sostituiti. I cittadini del distretto di Castelfranco gli ultimi 12 mesi hanno già avuto un assaggio di cosa significa non avere più il pronto soccorso e di cosa comporta essere obbligati a recarsi a Baggiovara o al Policlinico, ormai al collasso. Pensare che in futuro i disagi ed i disservizi saranno potenziati e sedimentati, con la scusa che tutto ciò servirà a risparmiare risorse e a razionalizzare i servizi è una autentica presa in giro. Castelfranco paga un prezzo pesantissimo, se non il più alto, a causa della riorganizzazione tracciata da un Piano Sanitario, dove si sono fatti tutti gli interessi esclusi quelli dei cittadini. Questo ultimo Pal ha segnato il declino di un sistema sanitario che se non si cambierà politica, moltiplicherà anziché ridurre spese e sprechi e che per questo, imploderà sotto il suo stesso peso”.