Alle operazioni di sgombero dei nuovi uffici comunali di piazza Liber Paradisus, a Bologna, chiusi ieri pomeriggio e per quattro giorni dal sindaco Virginio Merola per la presenza di colonie di legionella, hanno assistito su mandato della Procura anche i Nas trattandosi di una vicenda concernente la sicurezza e la tutela della salute dei lavoratori. Gli esami tecnici per individuare la concentrazione delle colonie di legionella presenti nelle vaschette di raccolta del sistema di aria condizionata, così da valutare il rischio all’esposizione al batterio, sono svolti da personale tecnico dell’Arpa e dell’Ausl. Appena disponibili i risultati verranno acquisiti dalla Procura di Bologna attraverso i tecnici dei Nas. Intanto, il Comune ha già trasmesso in Procura il provvedimento d’urgenza con il quale il sindaco (nelle vesti di massima autorità garante della salute pubblica) ha chiuso le tre torri della nuova sede comunale realizzate appena tre anni fa in Piazza Liber Paradisus. Tutto il materiale relativo alla legionella e alla recente chiusura della sede confluirà poi nel fascicolo conoscitivo (quindi senza ipotesi di reato) aperto in passato a seguito di un esposto dei sindacati che denunciavano l’insalubrità dell’aria dentro i nuovi uffici comunali. Il fascicolo era stato affidato dal procuratore aggiunto Valter Giovannini (coordinatore del gruppo sulla prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro) al pm Alessandra Serra. Delle indagini sulla nuova sede comunale si sono occupati i Nas ed i tecnici dell’Ausl di Bologna. Diversi lavoratori avevano denunciato malessere e un diffuso disagio. Nel marzo scorso furono disposte una serie di prescrizioni per risolvere i problemi dell’impianto di climatizzazione sollevati dai sindacati.
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