A Carpi, mercoledì 20 luglio, in Piazza Garibaldi, saranno le atmosfere mixate dalla cultura palestinese dei Radiodervish ad essere i protagoniste della serata. I Radiodervish sono il gruppo che più di ogni altro ha definito appieno una poetica e una visione del mondo schierata dalla parte di un’Italia multietnica, meticcia, terra di frontiera tra Europa e Mediterraneo. Nati in Puglia dal sodalizio artistico tra Nabil Salameh e Michele Lobaccaro, i Radiodervish cantano di uomini e donne appartenenti a spazi, culture e tempi differenti,alla ricerca di varchi e passaggi tra Oriente e Occidente. In 12 anni di attività i Radiodervish hanno interagito con numerosi musicisti tra i quali Noa, Franco Battiato, Orchestra Araba di Nazareth, Jovanotti, Stewart Copeland, Caparezza, Nicola Piovani, Giuseppe Battiston, Carlo Lucarelli, Valter Malosti. Sono stati ospiti dei più importanti palcoscenici italiani (Premio Tenco, Festival di Villa Arconati, Primo Maggio, Arezzo Wave, La Notte della Taranta, Auditorium Parco della Musica, Blue Note, Salone internazionale del libro di Torino) e internazionali (Gerusalemme, Il Cairo, Beirut, Bruxelles, Atene, Betlemme, Tel Aviv e Parigi al Théatre de l’Olympia).
Il gruppo fondato nel 1997 ha moltiplicato le sue esperienze musicali in ogni direzione, lasciando tracce di questo ricco percorso anche a livello discografico lavorando sempre in stretta collaborazione con il talento musicale Alessandro Pipino. Dopo il primo album “Lingua contro lingua” (1998 – Polygram / I Dischi del Mulo), prodotto da Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni, con “Centro del mundo” (2001 – Cosmasola / Il Manifesto) la band pugliese ha definito appieno una poetica e una visione del mondo, schierata dalla parte di quell’umanità nomade e sradicata che affolla oggi le grandi città d’Italia e d’Europa. Successivamente, i Radiodervish hanno realizzato un lavoro intorno ai versi del mistico persiano Rumi, consegnato all’album “In search of Simurgh” (2004 – Cosmasola / Il manifesto) prodotto da Saro Cosentino e distribuito anche in Giappone, Cina, Taiwan e Corea. Le melodie, i personaggi e le vicende narrate nel disco si intrecciano ad “Ali di Polvere”, scritto di Teresa Ludovico, dando vita ad uno spettacolo, una suite orientale in cui le canzoni e le musiche dei Radiodervish sono accompagnate in scena dalle letture di Teresa Ludovico. Nel 2006, una tournée teatrale “Amara Terra Mia” insieme all’attore Giuseppe Battiston, un tributo a Domenico Modugno e un lavoro video con Franco Battiato hanno caratterizzato una fase di lavoro molto densa e ricca di nuovi stimoli creativi, documentata in un cd più dvd (Amara terra mia – Radiofandango/Cosmasola) di grande fascino. Nel 2007, la pubblicazione de “L’immagine di te” (Radiofandango / Cosmasola) disco di canzoni inedite prodotto da Franco Battiato che porta a compimento una vera e propria svolta pop, consolidando la collaborazione con l’etichetta di Domenico Procacci, Radiofandango, avviata con l’operazione “Amara terra mia”. Tra il 2008 e il 2009 una serie di produzioni speciali, sempre accompagnati da Alessandro Pipino, su alcuni dei più importanti palcoscenici italiani con attori come Valter Malosti nello spettacolo Con le radici al Cielo o con scrittori come Carlo Lucarelli in Note sull’Ottava Vibrazione. Inoltre la formazione è stata impegnata ne Le Porte dell’Occidente, progetto di residenza teatrale che si è svolto nel castello Normanno Svevo di Sannicandro di Bari. L’attività dei Radiodervish ha trasformato il castello in un contenitore culturale, luogo privilegiato di incontro e dialogo fra linguaggi e culture , attraverso un percorso artistico che ha coinvolto numerosi ospiti nazionali e internazionali lasciando un segno nel processo creativo di Beyond the Sea. Infine una tournée assieme all’Orchestra Araba di Nazarteh che ha debuttato a Maggio 2009 sul palcoscenico dello storico Tzavta Theater di Tel Aviv e proseguito in Italia nel mese di giugno. La pubblicazione “Beyond the Sea” (2009-Princigalli Produzioni/Il Manifesto) sancisce la maturità musicale dei Radiodervish: una nuova fase di quella Babilonia dell’anima dalla quale i Radiodervish provengono e alla quale continuamente si riferiscono. Saro Cosentino ha curato la produzione artistica del disco. Ospiti di eccezione: Solisti dell’Orchestra Araba di Nazareth (Nizar Radwan, oud e violino; Issa Awwad, kanoun; Lubna Salameh, voce), Zohar Fresco alle percussioni. BANDERVISH è l’ottavo album dei Radiodervish, alcune delle loro più note canzoni riarrangiate da un giovane talento del jazz come Livio Minafra dove i suoni delle processioni pugliesi si mescolano con i canti sufi nelle strade di Gerusalemme e di Beirut.Partendo da una matrice world, i Radiodervish, hanno moltiplicato le loro esperienze musicali in ogni direzione, lasciando tracce di questo ricco percorso anche a livello discografico. 12 tracce nelle quali le inconfondibili melodie dei Radiodervish si mescolano alle sonorità tradizionali della Banda di Sannicandro di Bari, trasformandosi in una sorprendente miscellanea di suoni che, a partire dalle feste patronali della Puglia, rimbalza nel Mediterraneo da oriente a occidente con citazioni ad Ennio Morricone e Oum Kaltoum. Il disco, arrangiato da Livio Minafra (premio top jazz 2008 come nuovo talento) contiene alcuni tra i più noti brani dei Radiodervish, come Centro del Mundo, L’esigenza e l’’immagine di te, e notissime canzoni della tradizione medio-orientale come Fogh en Nakhal e Lamma Badà.