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Il Lambrusco reggiano compie 40 anni e festeggia con la nascita del Consorzio Igt Emilia

“Il Lambrusco reggiano compie 40 anni e festeggia con la nascita del Consorzio Igt Emilia”. Parole di Davide Frascari presidente dei Consorzi dei vini reggiani che ricorda come il 22 luglio 1971 veniva depositato, presso il Comitato nazionale vini, il disciplinare di produzione del Lambrusco Reggiano che in data 25 febbraio 1972 avrebbe visto la nascita del Consorzio per la tutela del vino Lambrusco reggiano.

“E nella giornata di martedì 19 luglio – prosegue Frascari – il consiglio di amministrazione dei Consorzi di tutela Vini reggiani ha approvato all’unanimità la scelta della nascita del nuovo consorzio Igt Emilia che, nelle terre dal lambrusco, raccoglierà 1 milione e 500 mila quintali di uve (di cui 840mila, ben il 60%, in Provincia di Reggio), contando oltre 60 associati nelle diverse province”.

Perché una Igt per il Lambrusco?

“Perché ci consente di competere sul mercato: il Lambrusco Igt Emilia, che è già prodotto nei singoli comprensori era fino ad oggi sotto l’egida dei singoli consorzi nelle diverse province. Questo impediva, a livello europeo di modificare il disciplinare e a livello di marketing di lavorare assieme. L’Igt Emilia è un vino importante: ha la caratteristica di potere essere imbottigliato anche fuori dalla zona di produzione, ma il suo disciplinare consente ai vigneti rese maggiori. Il nuovo consorzio sarà operativo entro l’anno. Questo consorzio, quindi, prenderà il posto delle gestioni separate dell’Igt Emilia nelle diverse province e consentirà di avere un tavolo unico su cui discutere le problematiche del vino, con sinergie e snellimento delle pratiche: potremo finalmente presentare la modifica del disciplinare dell’Igt Emilia presso l’Unione europea”.

“Il Consorzio Igt Emilia – prosegue Frascari – oltre ai produttori, imbottigliatori e vinificatori locali avrà per consorziati anche coloro i quali stanno confezionando e promuovendo il Lambrusco Igt fuori dal territorio di produzione”.

“Di strada se ne è fatta davvero molta – è il commento soddisfatto di Gianmatteo Pesenti, direttore dei Consorzi Vini reggiani – 36 erano i primi soci del nostro consorzio, tra di loro cantine sociali, aziende agricole, e imbottigliatori: primo presidente fu Francesco Lombardini e, vicepresidente, il senatore Walter Sacchetti. La scelta di depositare, 40 anni fa, il disciplinare del Lambrusco reggiano era il naturale passaggio seguente la nascita del primo Consorzio volontario per la difesa del vino tipico bianco di Scandiano, avvenuta nel 1964”.

Davide Frascari, 36 anni, è il più giovane presidente in Italia di un consorzio di vini, lui nasceva 4 anni dopo il Lambrusco…

“In realtà – prosegue Pesenti – il Lambrusco ha secoli di storia. Il deposito del disciplinare, per altro aggiornato negli anni con cinque modifiche, è stato il passaggio per avviare la tutela di questo prestigioso vino, sfociata, nel 2000, nella definizione dei due soli: Consorzi di Tutela dei Vini reggiano e Colli di Scandiano e Canossa e e quello di Promozione per gli stessi vini”.

40 anni e non mostrarli.

“Affatto – conclude il giovane e frizzantissimo presidente Frascari – per il Lambrusco in questi decenni sono cambiati i modi culturali, ma la qualità e la diffusione commerciale sono solo cresciuti e, ora, di questo vino se ne parla in tutto il mondo. Ora stiamo collaborando con i consorzi modenesi per una promozione unitaria del Lambrusco e del territorio in maniera sinergica”.

















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