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Resoconto della seduta del Consiglio comunale di Carpi del 14 Luglio

Nel corso del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 14 luglio è stata data risposta da parte dell’assessore al Centro Storico Simone Morelli ad un’interrogazione sull’ampliamento con sopraelevazione della struttura protetta Il Carpine, presentata dal capogruppo del PdL Roberto Andreoli.

“Premesso che il progetto originario contemplava già la sopraelevazione di un piano, cerchiamo di ricostruire – ha esordito Morelli – il percorso logico con cui si è operato: Andreoli chiede quando è stata rilasciata l’autorizzazione sismica per il progetto in oggetto e copia della stessa. Essa è antecedente l’11/03/2011 giorno di inizio lavori? Se non lo è come mai? L’autorizzazione sismica è stata rilasciata in data 25/05/2011 ed i lavori formalmente consegnati l’11/03/2011. Va però precisato che fino al 30/06/2011 sono state eseguite solo opere di accantieramento, messa in sicurezza della parte sottostante, esecuzione dei ponteggi, rimozione della copertura esistente ed impermeabilizzazione provvisoria, tutte opere che non richiedono autorizzazione sismica. Questo è riscontrabile dal Giornale dei lavori depositato in cantiere e dal fatto che l’impresa ha comunicato in data primo luglio 2011, tramite fax agli atti del protocollo che l’inizio delle opere strutturali, e quindi eventualmente soggette ad autorizzazione, sono cominciate a decorrere da tale giorno. Tra l’altro la delibera della Giunta regionale 1677/2005 pone una netta distinzione fra inizio formale delle opere ed inizio effettivo. Si ribadisce che nel caso in questione, nonostante la consegna del cantiere, non si sono eseguite opere soggette ad autorizzazione prima del rilascio della medesima. Andreoli dice poi che appare evidente che il progetto esecutivo datato novembre 2010 debba rispettare le nuove norme della L.R. 19/2008 e pertanto non possa essere uguale al definitivo dell’11/05/2009. Com’è quindi possibile che l’importo del progetto stimato per le sole opere edili in 1.158.000 euro dalla Giunta nel maggio 2009 non sia stato rivisto alla luce delle nuove normative più severe e quindi rivisto in aumento?. Per ciò che concerne il tipo di normativa a cui si è fatto riferimento in fase di progettazione, anche esecutiva, ossia il Decreto ministeriale 96, si rimanda all’autorizzazione sismica che sviscera nel dettaglio tutte le problematiche e ne autorizza il ricorso ad essa. Pertanto – ha continuato Morelli – il fatto che si sia utilizzato il Dm 96 giustifica la circostanza che non ci sia stato un incremento di spese nel passaggio dal progetto definitivo a quello esecutivo (sono stati però ritarati i prezzi conformemente ai prezziari regionali). Si contesta poi tra l’altro l’affermazione che le N.T.C. 2008 siano sempre più severe rispetto al Dm 96, in quanto ciò dipende dal tipo di struttura e dai coefficienti che si devono adottare. Chiede ancora Andreoli com’è possibile che tale importo sia ulteriormente sceso in occasione del bando di gara svoltosi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, a 850.000 euro per le sole opere edili. Che l’importo di aggiudicazione sia passato da 1.158.000 euro ad 850.000 euro è ovviamente dovuto al ribasso di gara effettivamente consistente, cosa che tra l’altro si sta riscontrando con una certa frequenza negli appalti pubblici. All’affermazione di Andreoli se la superficie da sopraelevare sembra essere di circa 900 metri quadri, la spesa per metro quadro di circa 1000 euro appare assai modesta per un intervento che deve ripristinare anche la copertura rispondo che la spesa di 1000 euro al metro quadro potrebbe apparire modesta, se non si tenesse in conto che non si debbono realizzare opere di fondazione e fognarie ed inoltre quelle impiantistiche sono limitate dal fatto che all’epoca della costruzione dell’edificio si era già tenuto conto dell’ampliamento per cui gli impianti medesimi erano stati sovradimensionati a tale scopo. Si pensi solo agli ascensori che arrivavano potenzialmente a servire il piano superiore, agli allacciamenti, a certi impianti di servizio che vanno solo implementati (es. centrale termica)”.

“E’questa amministrazione certa che tutti gli adempimenti relativi a questo delicato progetto siano stati rispettati? E’ certa che la nuova struttura possa garantire tutti gli standard di sicurezza? A questa domanda di Andreoli – ha proseguito Morelli – rispondiamo che la struttura è in grado di garantire tutti gli standard di sicurezza, in particolare a livello sismico. Infatti, soffermandoci su questo aspetto, va rilevato che la struttura già all’epoca di costruzione (1998) era stata progettata per resistere alle azioni sismiche anche in previsione di una futura sopraelevazione, benché Carpi non fosse ancora in zona classificata sismica (lo diverrà solo nel 2005). Inoltre il fatto che sia stata progettata con il Dm 96 anziché con le N.T.C. 2008 non significa che sia meno prestazionale in caso di terremoto. Infatti la sopraelevazione sarà realizzata con materiali leggeri come l’acciaio ed il cartongesso, ed inoltre si è considerata un’accelerazione superiore a quella prevista per le zone 3 come era Carpi, ma si è messa in conto quella prevista per le zone 2, fatto che garantisce un incremento di sicurezza. Infine la struttura è sottoposta a Certificato di Prevenzione Incendi oltre che all’Autorizzazione al funzionamento da parte dell’AUsl, fatti che garantiscono il pieno rispetto di tutte le normative di sicurezza vigenti. L’amministrazione ritiene perciò di avere agito, gestendo le diverse fasi operative che porteranno alla concreta realizzazione di un’opera, nell’ambito di normative complesse e sempre in evoluzione interpretativa, conformemente – ha concluso l’assessore – alle medesime e nel pieno interesse della collettività”.

Andreoli ha ricordato in sede di controreplica che il progetto originale della struttura protetta prevedesse la sopraelevazione e come dai banchi dell’opposizione già all’epoca della costruzione della struttura Lorena Borsari avesse proposto di fare subito la sopraelevazione “e non dopo 15 anni. Allora la Giunta bocciò questa richiesta ma ora rettifica il tiro e aggiunge 22 nuovi posti letto al Carpine, con una spesa notevole. Siamo stati quattro anni in stand- by e ora assistiamo ad una accelerazione strepitosa delle procedure e dell’approvazione degli atti da parte degli uffici comunali per non perdere i finanziamenti regionali. Ritengo comunque che si sarebbe dovuta aspettare l’autorizzazione sismica per aprire il cantiere e ricordo che è giacente un ordine del giorno proprio per rivedere la legislazione in materia sismica. Non credo poi che 1000 euro al metro quadro sia un importo verosimile per un intervento del genere e credo che ci sia un problema di staticità, visto che si sopraeleva senza mettere mano e rafforzare nessuna struttura portante dell’edificio esistente. Non mi convincono del tutto queste risposte, ci auguriamo che vada tutto per il meglio e tutto sia stato fatto nel migliore dei modi”.

La seduta del Consiglio comunale del 14 luglio si era aperto con un minuto di silenzio, in ricordo dei due soldati deceduti nei giorni scorsi in Afghanistan.

















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