“Pur di continuare ad accusare me e l’amministrazione sulla gestione e sul futuro del teatro Carani, il PD sventola strumentalmente idee di seconda mano, dimostrando di non avere a cuore il presente ed il futuro di una delle più antiche istituzioni culturali cittadine.
Prima l’opposizione ha chiesto le mie dimissioni per aver avuto la responsabilità di avere raddoppiato l’offerta del teatro, aumentato il numero di spettatori e giungendo al termine della stagione con piccolo risparmio a favore dei cittadini. Oggi, pur di fronte ai dati oggettivi che ne smentiscono la propaganda, il PD dimostra di volere continuare sulla strada della disperata improvvisazione.
Avendo evidentemente sentito parlare di “fondazione” dal Commendator Costi, storico Direttore del Carani, la minoranza ha costruito un altro slogan, senza sapere esattamente di cosa si stia parlando. La conferma è emersa dalla commissione consigliare in cui i rappresentanti dell’opposizione non hanno chiarito né se la fondazione debba basarsi sulla donazione del teatro da parte della proprietà, né se verrà chiesto all’azionariato popolare di sborsare soldi per pagare una struttura il doppio del suo valore, né se ci si debba fermare alla sola gestione, lasciando di fatto irrisolto il nodo della disponibilità del teatro. Prima di attaccare il PD dovrebbe almeno chiarirsi le idee al proprio interno.
Di fronte a questo caos, chiedo alle minoranze un’assunzione di responsabilità e di formulare un progetto concreto di “Fondazione Carani” per il quale sarei il primo a proporre una discussione aperta e costruttiva in tutte le sedi opportune, riconoscendone paternità e meriti. Ma se come credo questa opposizione le idee non le ha e sta solo tentando di rifugiarsi all’ombra di colui che in passato hanno tolto dalla direzione del teatro, non posso far altro che esprimere il mio rammarico nei confronti di chi gioca con una delle più antiche istituzioni cittadine, come fosse una carta del Monopoli”.