“66.000 euro per 15 puntate, ovvero ben 4.400 euro a puntata. A tanto ammonta la spesa prevista dal Comune di Modena per finanziarie l’avvio e la programmazione, fino al 31 dicembre del 2012, della tv dedicata e visibile esclusivamente nell’area del complesso residenziale Erre nord, emblema del degrado modenese. Una cifra enorme per una spesa inutile che non andrà certamente a migliorare la situazione di grave degrado e illegalità in cui, nonostante le centinaia di migliaia di euro investiti, ancora versa la zona.
In quell’area, dove giorno e notte stazionano decine di extracomunitari dediti allo spaccio e prostitute africane, c’è bisogno di tutto ma non certo di una Televisione rionale finanziata con soldi pubblici per migliorare la situazione”.
Ad affermarlo è il Consigliere regionale e comunale del Popolo della Libertà Andrea Leoni, commentando il progetto, presentato ieri, della TV condominiale Erre-nord, promossa e patrocinata dal Comune di Modena, dopo aver ricavato dalle delibere di spesa del Comune l’entità dei soldi dei modenesi spesi per questa ennesima ‘trovata’ della Giunta comunale di sinistra.
“Con quale faccia tosta Pighi che parla di tagli alla sicurezza, spende 66.000 euro per produrre una non meglio definita programmazione televisiva destinata all’area di un palazzo? Che cosa spera di ottenere o, meglio, che cosa gli hanno raccontato per potere giustificare una cifra di tale entità? Nella TV che cosa faranno vedere? Documentari sulla prostituzione modenese o sul mercato dello spaccio, che basterebbe collegare una telecamera di videosorveglianza del piazzale su via Canaletto o su via Attiraglio per trasmettere in diretta? Questa è solo un ingiustificabile e discutibile spesa che andrà ad aumentare l’enorme flusso di denaro che ogni anno passa della casse del Comune a quelle del Consorzio IN&CO, un organismo che per la gestione della comunicazione multimediale del Comune ai cittadini introiterà, solo nel 2011, 500 mila euro, un miliardo delle vecchie lire. Basterebbe riflettere su queste cifre e su questi servizi per capire che le lacrime di Pighi che piange miseria prospettando tagli alla spesa pubblica, sono lacrime di coccodrillo”.