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Cgil ricorda il sindacalista Ernesto Cattani mercoledì 3 agosto a Campogalliano

Per ricordare la figura di Ernesto Cattani e il sacrificio della sua vita che portò alla firma del contratto provinciale dei braccianti il 6 agosto 1971, la Cgil di Modena e il sindacato dell’agroindustria Flai/Cgilpromuovono un’iniziativa pubblica a Campogalliano mercoledì 3 agosto.

Ernesto Cattani, segretario della Camera del Lavoro di Campogalliano, il 3 agosto 1971 viene aggredito e ucciso, a soli 51 anni, da un agrario del luogo mentre è impegnato nella vertenza per il rinnovo del contratto provinciale dei braccianti. Una vertenza che nei mesi estivi del 1971 si scontra con la dura intransigenza degli agrari emiliani, ma anche di altre regioni, che reagiscono agli scioperi proclamati nel luglio con intimidazioni, minacce, ricostituzione di “squadre fasciste”.

Il clima è teso, episodi simili si verificano nelle campagne di Ravarino, Cavezzo e Bomporto e Villavara e Campogalliano.

Per il 4 e 5 agosto viene proclamato un nuovo sciopero di 48 ore. Il 3 agosto Cattani a bordo della sua auto Fiat 500 percorre le strade di campagna e invita con il megafono i lavoratori agricoli a partecipare. In uno stradello che porta all’azienda agricola dell’agrario, il sindacalista incrocia il figlio che lo tira fuori dall’auto e lo prende a pugni. Cattani riesce a ripartire, percorre poche centinaia di metri, ma muore prima che possa essere soccorso.

Forte sdegno e condanna per la brutale morte del sindacalista vengono espressi nei giorni successivi da forze sindacali e partiti della sinistra.

La morte di Cattani è oggetto anche di interrogazioni parlamentari che stigmatizzano il clima di violenze instaurato dalle associazioni degli agrari durante la vertenza. Seguirà una lunga e controversa vicenda medico-legale e giudiziaria nel corso degli Anni Settanta che alla fine giunge comunque al riconoscimento della colpevolezza e alla condanna dell’agrario.

A pochi giorni dalla morte di Cattani, e dopo lo sciopero generale dei braccianti proclamato per il pomeriggio del 5 agosto, si giunge rapidamente alla conclusione della vertenza per il contratto provinciale dei braccianti: una vertenza durata 45 giorni e costata 10 giorni di sciopero differenziato. Anche nelle altre province si rinnovano i contratti, con il riconoscimento ai lavoratori agricoli del diritto di contrattare i piani colturali, superare il lavoro a giornata, istituire il minimo salariale nazionale, riconoscere la presenza del sindacato in azienda.

A ricordare la figura di Ernesto Cattani, il suo sacrificio per i diritti dei lavoratori agricoli, il miglioramento delle condizioni di lavoro e per il processo di rinnovamento civile nelle campagne e nell’intero Paese, la mattina di mercoledì 3 agosto saranno dunque diversi relatori a prendere la parola nell’iniziativa pubblica a Campogalliano, aperta a tutti, a partire dalle ore 9.30 presso il dancing La Montagnola (via Garibaldi 57).

Umberto Franciosi segretario provinciale Flai/Cgil proporrà un inquadramento storico-sindacale delle vertenze agricole degli Anni Settanta, due testimoni Alfredo Baracchi, già capolega della Federbraccianti di Campogalliano-Soliera, e Norma Lugli, sindacalista Spi e sorella del giovane che testimoniò l’aggressione dell’agrario, ripercorrono le vicende di quei giorni.

A seguire anche l’intervento del sindaco di Campogalliano Stefania Zanni e le conclusioni di Donato Pivanti segretario generale Cgil Modena.

















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