Alla Caprolo-Venturini di San Martino in Rio di Reggio Emilia sono in gioco 107 posti di lavoro. La continuità lavorativa e la professionalità delle maestranze rischiano di essere disperse se non si giunge rapidamente ad una soluzione positiva. Dopo la messa in liquidazione dell’azienda, avvenuta lo scorso aprile, non si sono ancora intraviste soluzioni positive e praticabili.
Anche l’economia del comune di San Martino in Rio e di quelli limitrofi, rischia di essere penalizzata dalla mancata risoluzione dell’attuale posizione di stallo.
Mi propongo di sollecitare l’attenzione della Regione Emilia-Romagna, del Ministero dell’Industria e del Lavoro verso il difficile momento che sta attraversando la Capriolo-Venturini.
Sul tavolo permane anche la questione relativa alla trattativa con le banche per la soluzione della complessa situazione derivante dall’esposizione dell’azienda; esposizione che ammonta a circa 5 milioni di euro e che sembra destinata ad aumentare.
Una situazione dunque non facile che va affrontata con celerità e risposte certe per i lavoratori.
La Capriolo-Venturini produce moduli commerciali ed è legata ai lanci pubblicitari e quindi la clientela esige risposte immediate.
In questo contesto sarebbe opportuno che il giudice delegato valutasse meglio sull’unica offerta avanzata da un gruppo nazionale del settore grafico; offerta respinta in quanto ritenuta incongrua. Allungare i tempi equivarrebbe a perdere clienti e fatturato, oltre ad alimentare l’emorragia di professionalità oggi presente in azienda.
Per quanto mi riguarda, esprimo la mia vicinanza alle maestranze, al personale e a tutti i lavoratori per la difficile situazione di incertezza che stanno vivendo da tre lunghi mesi.
(Fabio Filippi)