Compie trent’anni il Cesac, il consorzio di servizi e acquisti collettivi delle cooperative agroalimentari aderenti a Confcooperative Modena. In coincidenza con il trentennale, il Cesac ha allargato e rinnovato il consiglio d’amministrazione, passato da cinque a sette componenti per una migliore rappresentanza territoriale della base sociale. Nuovo presidente è Adriano Aldrovandi (cooperativa Eurocampo); succede a Ermete Modena, che ha fatto parte del cda fin dall’inizio e ha guidato il Cesac per quattro mandati. Gli altri consiglieri sono il vicepresidente Fabio Pinotti (cooperativa Valcima), Ottaviano Medici (Monte Ave), Francesco Budri (Ital-frutta), Piergiorgio Lenzarini (Agrintesa), Filippo Demarchi (Lagnasco Frutta) e Luigi Piccinini (Fruit Modena Group). Nel 2010 il Cesac ha raggiunto un fatturato di 11,2 milioni di euro, in calo del 4 per cento rispetto al 2010. «Il fatturato non è un assillo, per noi conta la qualità del servizio fornito alla base sociale, cioè i prodotti migliori al prezzo più conveniente – afferma Aldrovandi – Comunque l’anno scorso abbiamo venduto il 3 per cento in più di fertilizzanti, anche se il calo dei prezzi ci ha fatto perdere 300 mila euro di fatturato». Quanto al ristorno, ammonta a 166 mila euro che, sommati ai 180 mila euro accreditati tra fine 2010 e inizio 2011 su specifici prodotti antiparassitari e sementi, porta il totale ristorni a 346 mila euro. Dal 1981 a oggi il Cesac ha ristornato oltre otto milioni di euro alle cooperative socie e, a cascata, alle aziende agricole. Ricordiamo che dal 1991 il Cesac è socio di Agriteam che, con oltre il 7 per cento del mercato nazionale dei prodotti fitosanitari, è il maggiore gruppo di acquisto in Italia. L’approvazione dell’ultimo bilancio ha offerto l’occasione per riflettere sui risultati del Cesac in questi trent’anni. Si è rivelata vincente la scelta di spingere le cooperative ad assumere direttamente i tecnici per l’assistenza alle aziende socie con l’intento di consigliare l’impiego dei mezzi tecnici più idonei per risolvere i problemi. «Oggi disponiamo di uno staff tecnico unanimemente riconosciuto come un’eccellenza del mondo cooperativo – sottolinea il direttore del Cesac, Alberto Tassi – Il nostro agronomo Massimo Fornaciari è il responsabile provinciale della lotta integrata. Coordina cinquanta tecnici che seguono 2 mila aziende e 7.500 ettari di coltivazioni». Negli uffici del Cesac viene redatto il bollettino settimanale di “Produzione Integrata” spedito a 142 tecnici impegnati nell’assistenza alle aziende, a 85 enti e associazioni, 56 società agrochimiche e 171 aziende agricole (a 38 utenti diversi viene inviato via fax).
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