Il dovere della memoria, l’assurdo strazio di inermi cittadini di ogni parte del mondo che alle 10,25 del 2 agosto 1980, alla stazione di Bologna, ignari, inconsapevoli, hanno subito un attentato. Una strage degli innocenti, l’insano e vigliacco gesto prodotto e frutto delle menti malate di fascismo
In questi giorni il mondo è stato testimone di una analoga tragedia, originata questa volta dalla cieca farneticazione razzista e integralista di un giovane norvegese, che ha giustiziato incolpevoli ragazzi su un’isola il cui nome sarà per sempre legato alla morte.
La malattia del mondo e l’odio integralista che qualcuno, anche dalle nostre parti, sta inculcando possono portare a gesti violenti contro i migranti, i dissenzienti rispetto al potere costituito o alle tradizioni dominanti.
C’è bisogno ancora di vigilanza, di attenzione e di anticorpi democratici contro queste derive, le stesse che portiamo in piazza oggi per la commemorazione del 2 agosto, restando vicini e legati ai principi della nostra Costituzione.
Una trasmissione di Carlo Lucarelli ha fatto rivivere le testimonianze ed anche i fotogrammi delle immagini del disastro umano provocato a Bologna: ho rivissuto solo immaginandolo il dolore dei familiari, lo sgomento e l’abnegazione dei soccorritori, l’emozione e la voce rotta dal pianto a stento trattenuto in gola dell’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini, che aveva visitato i bambini deturpati e massacrati dalla stupidità e ferocia umana.
Onore e memoria alle vittime, onore alla Costituzione, e un ringraziamento alla forza e al vigore del nostro attuale Presidente Giorgio Napolitano, baluardo come Pertini di una strenua difesa dei principi di sana e pacifica convivenza, l’esatto contrario dell’imposizione della legge del più forte. Un pensiero all’Associazione delle vittime e a Paolo Bolognesi instancabile Presidente che ci aiuta ogni giorno a capire da che parte stare: quella della legalità, della giustizia, del rispetto per le regole democratiche.
In questa congiuntura di oblio e di insipienza, in questa assenza del governo anche nel giorno della ricorrenza, un grazie a chi non abbandona la strada della memoria, ovvero della democrazia. E’ stato emozionante quest’oggi essere in così tanti per il corteo e poi davanti alla stazione: tanti cittadini, insieme, per non dimenticare.
(Thomas Casadei, Consigliere regionale PD Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna)