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A Camugnano torna in funzione l’antico Mulino Cati

Domani, giovedì 4 agosto, alle 16, nel contesto del Parco Fluviale del Limentra a Camugnano, località Ponte Verzuno, l’assessore provinciale all’Agricoltura Gabriella Montera e il Sindaco di Camugnano Alfredo Verardi inaugureranno il restaurato e funzionante antico “Mulino Cati”.

Abbandonato da oltre mezzo secolo, il mulino, storico punto di riferimento della popolazione locale per la macinazione di frumento, granturco e castagne, tornerà in funzione grazie al restauro finanziato con fondi per oltre 170.000 euro del PSR (Piano di Sviluppo Rurale) gestiti dalla Provincia di Bologna, e cofinanziato dal Comune di Camugnano.

Le tre macine a diverse valenze molitorie (frumento-granoturco-castagne) da tempi immemorabili hanno fornito la base per l’alimentazione di generazioni di montanari. La struttura presentava dispositivi moderni e geniali per il ricevimento, la pulitura e l’alimentazione della materia prima alle macine e la selezione del macinato, solo parzialmente riattivati, come, ad esempio, l’alternatore azionato dalla turbina principale che forniva l’energia elettrica per autoconsumo e l’illuminazione del paese, e altre piccole turbine idrauliche che azionavano un’affilatrice per attrezzi e una piccola segheria.

L’intervento ha riguardato anche un attiguo fabbricato rurale – ricavandone locali per la preparazione dell’impasto, la lievitazione e la cottura del pane nell’annesso antico forno a legna. L’antica casa del mugnaio sarà trasformata in sala per l’esposizione e degustazione dei prodotti locali.

In occasione dell’evento, nello scenario del parco fluviale verrà rappresentato tutto il ciclo del pane, primo alimento elaborato dall’uomo: dalla trebbiatura con macchine d’epoca alla macinatura, dall’impasto della farina alla cottura nel forno a legna. Al termine, tutti i presenti potranno assaggiare il pane appena sfornato.

Il sito si trova al centro di un comprensorio di interesse turistico, in cui, grazie all’attenzione e sostegno di Provincia e Regione, da anni si sta realizzando un’estesa azione di recupero del patrimonio dell’Appennino: è inserito nel percorso della “Strada dei Vini e Dei Sapori dell’Appennino Bolognese“, il parco fluviale ospita la base nautica per discese sul Limentra in Hydrospeed e Rafting sfruttando i rilasci di acqua della centrale Enel di Suviana. Inoltre, nel raggio di pochi chilometri si trovano la chiesa progettata dall’architetto finlandese Alvar

Aalto, la Rocchetta Mattei, il complesso di Montovolo e Monte Vigese, borghi e paesi con le costruzioni in stile tipico dei “Maestri Comacini” di interesse storico architettonico (La Scola, Vimignano, Campolo, Vigo, Verzuno, Castel di Casio, ecc.) e più a monte il parco dei laghi di Suviana e Brasimone, Palazzo Comelli.

«Con questo intervento – commenta l’assessore Montera – recuperiamo un pezzo importante della tradizione del territorio. L’Appennino bolognese è un patrimonio che, anche attraverso le risorse del Piano di Sviluppo Rurale, ci impegniamo a preservare e promuovere».

















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