“Reclutate” in Romania e costrette a prostituirsi sui viali di Bologna e a consegnare ai loro sfruttatori gli incassi giornalieri, tra i 400 e i 500 euro ciascuna. Controllate e seguite in strada, picchiate e minacciate quando si ribellavano o tentavano la fuga. E’ questa la triste storia di tre ragazzine rumene tra i 15 e i 17 anni.
Con l’accusa di tratta di essere umani, riduzione in schiavitù e prostituzione minorile, la squadra mobile di Bologna ha fermato due nomadi rumeni, G.B., 34 anni, appartenente a una nota famiglia zingara, e D.B., 33 anni. Denunciato anche un pakistano proprietario dell’appartamento in cui veniva fatta inizialmente prostituire una delle due ragazzine.
Dalle indagini, è emerso che nel giro di meno di un anno – tra il maggio 2010 e il febbraio 2011 – i due nomadi avevano movimentato una somma di oltre 30 mila euro. Le indagini erano partite nel gennaio scorso, quando la ragazzina rumena di 17 anni aveva chiesto aiuto alla polizia, riuscendo a telefonare da una cabina vicina all’abitazione degli sfruttatori.