Potenziare l’attività di formazione per prevenire incidenti e malattie professionali promuovendo nelle aziende comportamenti più orientati alla salute e al miglioramento delle qualità delle condizioni di lavoro. E’ con questi obiettivi che la Provincia di Modena ha stanziato nei giorni scorsi 305 mila euro per organizzare, a partire dal prossimo autunno, percorsi formativi rivolti sia ai lavoratori che ai datori di lavoro, con particolare attenzione ai settori considerati più a rischio come agricoltura, edilizia, meccanica, trasporti, lavorazione delle carni e ceramica.
Le domande possono essere presentate da enti di formazioni o da gruppi di imprese entro il 27 ottobre. Per informazioni: www.provincia.modena.it.
«Negli ultimi anni – spiega Francesco Ori, assessore provinciale al Lavoro e alla formazione professionale – gli infortuni sono in calo con una tendenza al miglioramento della situazione che ha un incidenza superiore alla riduzione dell’occupazione, soprattutto nei settori dove più si è insistito sulla formazione dei lavoratori, sulla prevenzione e sul controllo. Proprio per questo motivo – aggiunge Ori – è necessario continuare a tenere alta l’attenzione e migliorare l’attività di prevenzione non obbligatoria soprattutto nei settori più esposti e, in particolare, in un periodo difficile come questo dal punto di vista economico in cui i tagli alla sicurezza o il ricorso al lavoro nero rappresentano una tentazione forte e un rischio evidente».
Il Piano, condiviso con le parti sociali nell’ambito del Coordinamento provinciale per la sicurezza sul lavoro, prevede sei tipi di azioni formative, con un’attenzione particolare per i giovani, anche con contratti di apprendistato, e per gli stranieri. Azioni specifiche, inoltre, sono rivolte ai lavoratori stagionali del settore agricolo, ai datori di lavoro nelle piccole e medie imprese e ai piccoli imprenditori, ai lavoratori autonomi e ai parasubordinati, a piani formativi per gruppi di aziende.
I moduli base di formazione sono di 16 ore (40 ore per la formazione linguistica per gli stranieri), ma sono previsti anche progetti di accompagnamento nei contesti lavorativi per applicare nelle situazioni concrete le nozioni apprese.
I DATI DELL’ULTIMO REPORT CONFERMATA TENDENZA ALLA RIDUZIONE DEGLI INFORTUNI
Sono stati 17.355 in totale gli infortuni sul lavoro denunciati nel 2009 a Modena (erano 21.755 nel 2008) e, sulla base dei dati Inail aggiornati al 31 ottobre 2010, l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni ne ha indennizzati 11.018: 10.308 nell’industria e nei servizi, 711 in agricoltura.
I dati sono contenuti nel Rapporto annuale sull’andamento degli infortuni e delle malattie professionali curato da Provincia di Modena, Azienda Usl e Inail e presentato nei mesi scorsi.
Negli ultimi cinque anni (dal 2005 al 2009) la tendenza alla diminuzione è costante con un netto aumento in valore assoluto nell’ultimo anno, in coincidenza con il calo dell’occupazione. Nell’industria e nei servizi si passa dalle 22.741 denunce del 2005 alle 16.463 del 2009, in agricoltura dalle 1.131 del 2005 alle 892 dell’ultimo anno esaminato.
Che il calo sia effettivo e non solo frutto della minore occupazione lo conferma, però, la riduzione che si registra negli indici di incidenza, cioè il calcolo del numero di infortuni per mille addetti. Il dato complessivo per tutti i settori su Modena è di 39,04 contro il 43,25 del 2008 e il 48,34 del 2005. I settori più a rischio rimangono quelli del minerario-ceramico, le lavorazioni del legno, l’edilizia e i trasporti.
Escludendo gli infortuni in itinere (avvenuti sul tragitto casa – lavoro) e quelli stradali in genere, il Rapporto evidenzia come i mortali del 2010 siano stati due (uno in agricoltura e uno in edilizia) contro gli otto del 2009 (cinque in agricoltura). Nei cinque anni tra il 2006 e il 2010 gli infortuni mortali sono stati 28 contro i 46 del periodo 2001-2005 e i 60 del periodo 1996-2000.