“Equità prima di tutto. No a misure punitive per i lavoratori pubblici”. Ad affermarlo Cisl Fp e Cisl Scuola, attinenti alla Cisl di Reggio Emilia, replicando alle dichiarazioni di Cgil Fp, che da domani scenderà in piazza, per contrastare le politiche economiche e sociali annunciate dal Governo.
E la Cisl già a luglio aveva intrapreso una raccolta firme per difendere i servizi pubblici locali e sanitari dai tagli del provvedimento economico. Si batte quindi per dire no al blocco dei contratti del pubblico impiego contenuto nella manovra finanziaria e per dire si al recupero delle risorse per la contrattazione pubblica.
“La stabilizzazione finanziaria e lo sviluppo – dichiarano dalla Cisl di Reggio Emilia – sono un vitale interesse del Paese e dei lavoratori. La Cisl condivide la necessità e l’urgenza di misure che mettano l’Italia in condizione di reggere alle pressioni dei mercati finanziari. Il decreto legge varato dal Governo soddisfa le esigenze di urgenza, ma non risponde in modo sufficiente ai requisiti di equità che una manovra è tenuta ad assicurare”.
“La Cisl – proseguono – rivendica come assoluta priorità la lotta all’evasione fiscale e una drastica riduzione dei costi della politica. Le scelte contenute nel decreto sono insufficienti, vaghe e generiche, prive di effetti immediati. Sul fisco, è insufficiente l’impegno a intaccare l’area dell’evasione fiscale: è positivo che siano state accolte le richieste di portare al 20% la tassazione delle rendite e di abbassare la soglia della tracciabilità. È ancora troppo vasta l’area di chi sarà esentato dai sacrifici con la ritenuta alla fonte sulle retribuzioni”.
“Inaccettabili – rincarano – sono alcune misure sul lavoro pubblico. I lavoratori già subiscono da anni gli effetti degli interventi di riduzione della spesa (come gli oltre 8 miliardi sottratti alla scuola in tre anni) le cui retribuzioni, in assenza di rinnovi contrattuali, sono destinate a rimanere ancora per tempo sui valori del 2009. Diciamo no anche allo slittamento dei termini (da sei a ventiquattro mesi) previsti per la liquidazione del trattamento di fine rapporto a chi va in pensione per anzianità. Siamo contrari ai presunti tagli sulla tredicesima, oltre che alla possibilità di spostamenti del personale in ambiti territoriali molto estesi”.
“Prendiamo atto – aggiungono – che è confermato il piano di assunzioni nella scuola, ottenuto grazie alla nostra iniziativa sindacale, difeso da ogni tentativo di rimettere in discussione le 67.000 nomine in ruolo già programmate per i prossimi giorni. Confermiamo l’impegno ad esigere la puntuale attuazione del piano anche negli anni successivi”.
“Condividiamo – proseguono – la preoccupazione che il taglio dei trasferimenti alle Regioni e agli Enti Locali, insieme ai tagli disposti dalle ultime tre finanziarie anche a Ministeri e amministrazioni centrali, possa determinare ricadute sulla qualità e la quantità dei servizi sociali erogati ai cittadini. È determinante la leva della contrattazione decentrata, che deve essere rilanciata in ogni posto di lavoro, così come previsto dall’accordo del 4 febbraio 2011”.
“Cisl Fp e Cisl Scuola sostengono ogni iniziativa messa in campo dalla Cisl per rivendicare le indispensabili modifiche ai provvedimenti governativi. Condividono l’orientamento già espresso dal segretario generale Raffaele Bonanni sull’assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti politici e sociali. La Cisl una volta resa nota la portata della manovra adotterà le misure del caso” Concludono dalla sede di Reggio Emilia.