Libri grandi e coloratissimi, di carta, di gomma o di plastica, da accarezzare o da far suonare. Morbidi cuscini, minuscole seggioline, un fasciatoio per le emergenze. Un parcheggio per carrozzine e passeggini e un angolo per togliere le scarpe e mettere le calze antiscivolo. Sono gli ingredienti della “zona bebè” con la quale la biblioteca Delfini di corso Canalgrande 103 si ripresenta ai lettori dopo la chiusura estiva.
Lo spazio, affacciato sul piccolo chiostro interno, è dedicato ai bambini fino a tre anni, naturalmente accompagnati da mamma, papà o un altro adulto. Per dare la possibilità ai piccoli di gattonare, si entra con le calze o i copriscarpe per gli accompagnatori. Gli adulti possono sedere su una pedana con cuscini a più altezze, mentre i piccoli possono scegliere tra cuscini, tavolini rotondi a forma di fiore e panchette a due posti. Gli scaffali sono ad altezza bambino e gli apprendisti lettori possono scegliere da soli i libri che preferiscono. Per le mamme che allattano c’è una poltrona e nel bagno della zona ragazzi è stato attrezzato un nuovo spazio nursery per il cambio.
L’intervento, dal costo complessivo di 25 mila euro, è stato finanziato da risorse del Comune, con un contributo della Regione Emilia-Romagna di 8 mila 640 euro, attraverso il piano bibliotecario coordinato dal Centro di documentazione provinciale. La nuova proposta nasce dalla convinzione che a leggere si impara da piccoli, anzi, da piccolissimi, e l’idea è quella di accompagnare i primi passi nella lettura con una situazione piacevole di calore e intimità.
Modena aderisce dal 2002 al progetto internazionale “Nati per leggere”, attraverso una rete di pediatri e bibliotecari che collaborano a promuovere tra i bambini anche piccolissimi il piacere della lettura. Aderiscono 11 pediatri di libera scelta, la divisione di pediatria del Policlinico, le biblioteche del Comune di Modena, il Centro documentazione della Provincia Cedoc. Cuore dell’iniziativa è il consiglio dei pediatri ai genitori affinché leggano a voce alta ai loro bambini, a cominciare dai sei mesi di età. Negli angoli di lettura allestiti negli ambulatori, volontari leggono storie ai bimbi in attesa della visita, con quasi 300 letture effettuate nel corso del 2010. L’idea è di invitare alla lettura in famiglia, ma anche all’uso delle biblioteche pubbliche, allestite con apposite sezioni per bambini da zero a cinque anni, proposte di lettura a tema e manuali per neo-genitori che, con l’aiuto dei bibliotecari, possono formarsi un repertorio di storie da condividere con i figli.