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“Equometro” a Vezzano

L’amministrazione comunale di Vezzano sul Crostolo, nelle persone del sindaco Mauro Bigi e dell’assessore alle Politiche Sociali Giovanni Bettuzzi appoggeranno lo start-up dell’“equometro” attraverso una sperimentazione nei prossimi mesi nel Comune stesso.

L’ ”Equometro” è un progetto innovativo volto a garantire un sistema di welfare “trasparente” che misuri l’effettiva necessità di sussidio pubblico da parte di chi intende trarne beneficio. Unico nel panorama nazionale, presentato nelle settimane scorse dal Vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia Pierluigi Saccardi e dal Consigliere regionale Marco Barbieri, è uno strumento di verifica che può ulteriormente migliorare la qualità del servizio pubblico e produrre maggiore equità perché impostato su regole matematiche e non su sistemi discrezionali. Ha lo scopo è verificare la situazione patrimoniale del cittadino che, per godere di servizi o sussidi pubblici come agevolazioni fiscali e borse di studio, chiede accesso ai contributi e sgravi che il Comune e la Provincia possono elargire.

“Apprezziamo l’iniziativa di Provincia e Regione che introduce un’importante novità tecnica in un settore così complesso come quello dell’erogazione dei servizi, spesso teatro di pretese eccessive da parte di chi non ha le credenziali per usufruire dei contributi – ha sottolineato il sindaco Bigi – Grazie all’Equometro si potrà valutare più equamente chi può avere agevolazioni, a maggior ragione in un periodo così nero per le casse pubbliche”.

Il nome tecnico è “ComputER”, acronimo di Certificazione oggettiva e misurata delle pratiche degli utenti del territorio dell’Emilia Romagna, potrà essere compilato anche on-line dai singoli cittadini. E’ una sorta di autocertificazione che rispetto alla certificazione ISEE attualmente in uso per l’accesso ai servizi, tiene presente una serie più ampia di indicatori che indagano anche lo stile di vita del richiedente (abbonamenti pay-tv, piani telefonici, abbonamenti a palestre, teatri, riviste, cinema, stadio, automobili etc.) oltre ai valori mobiliari e immobiliari, titoli di credito, estratti conto, cassette di sicurezza e assicurazioni.

L’assessore Giovanni Bettuzzi osserva che “questo strumento è un’ulteriore opportunità valutativa di equità economica-sociale che non solo permetterà di finalizzare più correttamente le risorse economiche da distribuire alla cittadinanza meno abbiente, ma sarà il valore aggiunto a garanzia e salvaguardia della dignità della persona e del contesto famigliare”.

















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