Provocatorio è stato l’invito rivolto a Cisl e Uil di Reggio Emilia dal sindacato di via Roma di unirsi allo sciopero del 6 settembre e altrettanto provocatoria è la risposta che viene data dal sindacato di via Turri.
“A Bassoli – interviene Margherita Salvioli Mariani, segretaria della Cisl di Reggio Emilia – dico anzitutto che la modalità di fare proposte e inviti attraverso i media ormai non è più così tanto originale… Per quello che riguarda il suo invito ad unirci alla Cgil, rispondiamo che proprio perché tra le nostre organizzazioni sindacali vi sono punti di incontro, noi siamo anche disponibili a manifestare insieme: rinunci la Cgil di Reggio Emilia allo sciopero indetto unilateralmente per il 6 settembre e facciamo, nella nostra città, una manifestazione unitaria, indetta da Cgil Cisl e Uil un sabato pomeriggio, sui punti che ci accomunano”.
Un invito all’unità sindacale anche da parte della Cisl…
“Un’invito a non disperdere il senso di responsabilità che ci ha portato a firmare unitariamente sia l’accordo del 28 giugno sia le richieste comuni fatte al Governo nel documento Confindustria-sindacati del 4 agosto, alcune delle quali sono state accolte. Ma soprattutto a rispondere all’accorato appello rivolto pochi giorni fa dal presidente Napolitano: di rimetterci tutti nell’ottica di lavorare per il bene comune, superando le divisioni. Lo dobbiamo ai lavoratori, ai pensionati ed al Paese intero”.
Uno sciopero indetto per motivazioni tutte interne alla Cgil?
“Rispetto, mi sembra diversamente da Bassoli, le modalità e le strategie diverse che le singole organizzazioni sindacali ritengono di mettere in atto. Di fatto che la Cgil abbia un problema interno non credo se ne sia accorto solo Bonanni, basta osservare le diverse posizioni rispetto allo stesso accordo del 28 giugno scorso sottoscritto unitariamente. Se queste difficoltà interne non hanno determinato lo sciopero, credo che sia molto realistica la possibilità che abbiano avuto una certa influenza”.
Bassoli nell’intervista afferma di non aver ancora capito quale sia la strategia di Cisl e Uil, che secondo lui hanno scelto di non incidere…
“Veramente la domanda da farsi è su cosa ha inciso fino ad ora la Cgil, con la strategia degli scioperi generali: tanti ne ha fatti e… cosa ha portato a casa? La strategia della Cisl è, ora come ieri, quella del confronto con qualsiasi controparte si trovi davanti, al fine di ottenere l’ottenibile per i lavoratori e i pensionati. E’ grazie a questa strategia che l’anno scorso è stata inserita nella Finanziaria la norma della tracciabilità, sulla quale ora si sta lavorando per migliorarla, e che sono stati firmati unitariamente più di 50 contratti nazionali, che quest’anno sono stati stabilizzati 63000 precari nella scuola statale… Non mi sembra che la Cgil abbia portato a casa qualche risultato…”
E se Bassoli non accogliesse il vostro appello?
“Come Cisl continueremo la nostra mobilitazione, iniziata con la grande manifestazione a Roma del 18 giugno scorso e coi presidi organizzati dalla Funzione pubblica Cisl. Il 1 settembre è già previsto un presidio di Cisl e Uil davanti al Senato e stiamo programmando iniziative anche sul nostro territorio”.