“Chiediamo all’assessore Lusenti di riconvocare tempestivamente il tavolo di trattativa per rendere praticabile l’impegno che insieme ci siamo assunti: sostituire l’autocertificazione con uno strumento diverso. Strumento che noi riteniamo essere l’Isee”. E’ quanto ribadisce Giorgio Graziani, segretario generale della Cisl Emilia Romagna, intervenendo sulle polemiche relative all’applicazione dei ticket sanitari che in queste ore monopolizzano i mezzi d’informazione regionale.
D’altro canto, la posizione della CISL in merito al ticket aggiuntivo è sempre stata chiarissima, fin dal primo momento, e non è mai cambiata:
– da subito ha apprezzato l’intervento regionale teso a migliorare la norma, peraltro non condivisa dalla stessa organizzazione, di aumento del ticket di 10 euro a ricetta imposto dalla Manovra di luglio;
– ha sempre ritenuto inadeguato lo strumento dell’autocertificazione del reddito familiare scelto dalla Regione e chiesto l’applicazione dell’ISEE come uno strumento più equo e puntuale.
Inoltre – continua il segretario cislino – “con l’accordo sottoscritto da CGIL CISL UIL e Regione il 23 agosto scorso, abbiamo firmato un impegno fra le parti per superare lo strumento dell’autocertificazione e adottarne uno diverso, indicando nell’ISEE lo strumento da cui far partire il confronto”. “Registriamo con stupore – prosegue Graziani – le polemiche a mezzo stampa fra l’assessore Lusenti e la CGIL in una sorta di trattativa mediatica, che peraltro sviliscono l’autorevolezza e l’affidabilità degli accordi firmati da tutti, Regione e parti sociali”.
Poi, il massimo dirigente della Cisl emiliano-romagnola sottolinea che “l’accordo va applicato immediatamente” e indica “l’ISEE come lo strumento immediatamente praticabile. Strumento molto più equo e funzionale a misurare il reddito delle famiglie dell’Emilia Romagna poiché tiene conto non solo del reddito, ma anche delle proprietà mobiliari (titoli, azioni, ecc.) e immobiliari e della cosiddetta componente della famiglia. Fattore indispensabile, quest’ultimo, per dare ad esempio delle garanzie a quelle famiglie che nel proprio nucleo abbiano un componente disabile o non autosufficiente”. Precisando, infine, che l’Isee, ad oggi, risulta essere “il più affidabile indicatore per misurare i redditi reali e quello più appropriato per la caccia” agli evasori”.