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Migliorano anche nel modenese le previsioni occupazionali delle imprese

Le interviste effettuate nell’ambito dell’indagine Excelsior 2011 evidenziano lievi segnali positivi: sale la percentuale di imprese che dichiarano l’intenzione di assumere e si incrementa il numero di assunti previsti nel 2011 rispetto al 2010. Il saldo assunzioni-cessazioni a fine anno sarà tuttavia ancora negativo, anche se meno pesante dei due anni precedenti.

Unioncamere ha pubblicato i risultati della quattordicesima edizione di Excelsior, sistema informativo sulle previsioni occupazionali, le figure professionali ed i titoli di studio più richiesti dal mondo imprenditoriale. L’indagine è realizzata annualmente da Unioncamere Italiana in collaborazione con il Ministero del Lavoro, e con le Camere di Commercio italiane che coordinano le interviste alle imprese. Oggetto della rilevazione sono le previsioni di assunzione delle imprese con almeno un dipendente, con esclusione dell’agricoltura, della pubblica amministrazione e dei liberi professionisti.

In provincia di Modena emerge un cambio di rotta rispetto agli anni precedenti: infatti dopo due anni in cui la percentuale di imprese che dichiarava di assumere si attestava al 16%, ben il 24,8% dichiara che nel 2011 assumerà personale, tornando quindi quasi ai livelli del 2008 (26,7%).

Nonostante questo miglioramento, il saldo previsto tra assunzioni e cessazioni rimane ancora negativo, anche se in misura nettamente minore rispetto agli anni precedenti: a fronte di 11.700 assunzioni, si prevedono 12.870 uscite, con un saldo negativo pari a 1.170 posti di lavoro.

Così il tasso di variazione diviene pari a -0,6%, contro il -1,7% registrato nel 2010. Tuttavia la provincia di Modena continua ad avere un dato leggermente più negativo del totale regionale (-0,2%). Il miglioramento è dovuto soprattutto ad un incremento deciso delle assunzioni previste rispetto al 2010 (+39,1%) che fronteggiano un incremento di uscite molto inferiore (+12,0%).

Quest’anno si è ridotto il differenziale del saldo entrate-uscite tra le imprese più grandi e quelle con meno addetti: le imprese da 1 a 9 e da 10 a 49 addetti perdono rispettivamente lo 0,8% e lo 0,9%, mentre le imprese con più di 50 addetti segnano un -0,4%. Invece nel 2010 le piccole aziende mostravano un andamento sensibilmente peggiore. Anche gli artigiani hanno rallentato le perdite (-1,0%).

Contrariamente agli anni passati, le previsioni negative non sono comuni a tutti i settori: l’industria perde nel complesso 810 posti di lavoro (-0,8%), ma al suo interno vi sono sia settori in difficoltà come l’industria del legno, mobili e altri prodotti (-2,7%), la ceramica (-2,4%) e le costruzioni (-2,4%), sia settori che registrano aumenti di occupazione come la fabbricazione di prodotti in metallo (+1,2%), le industrie chimiche (+0,7%) e la fabbricazione di mezzi di trasporto (+0,7%).

I servizi perdono 360 posti di lavoro, con una variazione del -0,4%; al loro interno le diminuzioni più sensibili si registrano nei pubblici esercizi (-2,9%) e nei servizi di consulenza (-1,3%). Discreta è la creazione di posti di lavoro nei trasporti (+0,9%) e nei servizi immobiliari (+0,7%).

Excelsior fornisce anche informazioni dettagliate sulle assunzioni prospettate; così, esaminando quelle non stagionali, emerge che le figure professionali più richieste sono le professioni nelle attività commerciali e servizi (21,4%) con preferenze divise pressoché equamente tra professioni qualificate nei servizi di assistenza personali, addetti alle vendite e addetti ai pubblici esercizi. Seguono le professioni tecniche (21,2%), soprattutto per specialisti in amministrazione e organizzazione. Infine molto richiesti anche gli operai specializzati (17,4%), tra cui prevalgono meccanici, montatori e riparatori.

Per quanto riguarda i titoli di studio, il diploma di scuola media superiore rimare sempre il favorito, con il 44,0% di segnalazioni e gli indirizzi favoriti sono l’amministrativo-commerciale (14,3%) ed il meccanico (7,2%). Le qualifiche professionali sono scelte nel 15,7% dei casi, con l’indirizzo socio-sanitario che ha la prevalenza (7,0%). Infine il 12,6% delle assunzioni avviene di preferenza per i laureati, con l’indirizzo economico in testa (4,4%).

Sul sito camerale www.mo.camcom.it sarà pubblicato nei prossimi giorni il volume completo con tutte le tabelle elaborate.

 

 

















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