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Il centro storico visto dai cittadini: indagine di Confesercenti Modena

Quanto è veramente frequentato il centro storico di Modena? Di sicuro il sabato parecchio. Nei restanti giorni della settimana però le presenze sono su livelli decisamente normali se non addirittura ‘poche’. Sono i modenesi ad affermarlo secondo quanto emerge dalla seconda parte dell’indagine che Confesercenti Modena ha condotto nel corso dell’estate. Chiamati ad esprimersi su ciò che piace o meno del salotto buono della città e su quanto e cosa è possibile migliorare per aumentarne l’attrattività non si sono fatti pregare: promosso il Mercato Coperto di via Albinelli e la rete commerciale, così come la sua qualità, anche se una maggior flessibilità riguardo gli orari di apertura e chiusura delle attività sarebbe certamente gradita. Andrebbe poi arricchita ulteriormente l’offerta di iniziative e migliorato l’arredo urbano; ma importante sarebbe superare alcune criticità quali l’accessibilità e la difficoltà di parcheggio nelle immediate vicinanze del centro: “Handicap – secondo gli intervistati – che purtroppo continua a penalizzare gli avventori”.

Dopo aver posto in rilievo che chi si reca abitualmente in centro storico lo fa principalmente per gli acquisti, nella seconda parte dell’indagine – svolta nel corso dell’estate e curata dalla Dott.ssa Rosanna Spinelli di Confesercenti Modena, con la collaborazione anche di alcuni commercianti di via Selmi – ai cittadini è stato chiesto di esprimersi su ciò che il cuore della città è in grado di offrire, quello che può essere migliorato e quanto invece è da bocciare perché non all’altezza. Tra gli argomenti in esame: l’offerta commerciale, la pulizia, la sicurezza e l’accessibilità.

Migliorare l’offerta commerciale del centro storico: in che modo?

La rete commerciale del centro, rappresenta uno dei suoi punti di forza. La qualità espressa dai negozi come del resto dal Mercato Coperto Albinelli, sia in termini di offerta che di servizi non manca di riscuotere consensi. Affinarla secondo il parere degli intervistati significherebbe certamente aumentare l’attrattività del cuore storico di Modena. Come? La maggioranza, il 41,2% senza mezzi termini ritiene che una modifica degli orari di apertura e chiusura delle attività potrebbe offrire maggiori opportunità di acquisto oltre che qualificare ulteriormente l’offerta commerciale. Di questa percentuale, il 23,3% gradirebbe l’orario continuato e l’apertura anche a pranzo, il 14% la chiusura posticipata, mentre il 3,9% l’apertura anticipata. Altre voci fondamentali sono i prezzi, la varietà merceologica e l’originalità dei negozi. Secondo il 28,7%, i frequentatori aumenterebbero se i prezzi fossero più convenienti; la varietà merceologica maggiore (il 26,4%) e non da ultimo se ci fosse un pizzico di originalità in più (sono il 17,8% a rilevarlo) in tema di arredo ed esposizione degli oggetti in vetrina. Sarebbe poi importante (per 16,3%) una cura migliore dell’arredo urbano ma anche, (il 11,6%) un numero maggiore di negozi rispetto a quelli presenti.

Il centro, secondo il giudizio dei modenesi

“A voler vedere il bicchiere mezzo pieno – sostiene Confesercenti Modena – gli aspetti positivi sono predominanti. Quelli negativi però seppur pochi, incidono in maniera rilevante sull’attrattività del centro storico modenese”. L’attrattività infatti è fortemente penalizzata dalle difficoltà che si incontrano in termini di disponibilità di parcheggi, sosta a pagamento e accessibilità È una sonora bocciatura infatti quella che arriva dagli intervistati a riguardo di questi tre aspetti, rincarata oltretutto dal fatto che “Trovare parcheggio in prossimità del cuore cittadino è difficile se non impossibile”, per quasi il 70%. Dato tra l’altro che va ad influire anche sulla frequentazione: un numero di presenze, durante la settimana (l’elevata affluenza del sabato bilancia a stento le ‘assenze’ degli altri giorni) assolutamente normale per il 43,8%; decisamente ‘poche’ invece per un altro 43% di intervistati. Altre note dolenti, sono la sicurezza e la vivibilità: gli scontenti e i contenti a metà – per i quali il giudizio sulla situazione non va oltre alla sufficienza – sono quasi l’80%. Positivo, ma con riserva, dato che secondo gli intervistati si tratta di elementi che già contribuiscono all’attrattività del centro – e che potrebbero però essere ulteriormente migliorati – è stato invece il giudizio espresso su: offerta commerciale dei negozi; animazione ed eventi organizzati; iniziative di promozione commerciale; collegamento con i mezzi pubblici; accoglienza; qualità estetica, pulizia e cura dell’ambiente urbano e orari dei negozi del cuore cittadino. Il centro invece è stato promosso a pieni voti – con ben oltre il 70% dei giudizi favorevoli – per la presenza del Mercato Coperto Albinelli, capace di catalizzare ogni giorno un numero considerevole di avventori (solo al mattino). Positivo inoltre anche il buon rapporto tra i consumatori e i commercianti; i servizi e la professionalità degli esercenti; la presenza di uffici pubblici e privati.

“Del centro mi piace… Non apprezzo… e per renderlo più attraente farei…”

Infine gli intervistati si sono espressi su ciò che più o meno apprezzano del cuore cittadino. Molto gradito per il 35,9% il Mercato Albinelli; per altri – ovvero il 34,4% – lo è, ma più che altro per una questione di comodità (per l’11,7% è vicino a casa, per il 9,4% al luogo di lavoro, per il 13,3% perché si trova su percorsi abituali); il 22,7% invece promuove il buon rapporto istaurato con gli esercenti. Del centro storico inoltre, agli intervistati piace la presenza di locali pubblici (19,5%), l’accoglienza (15,6%) e l’offerta qualitativamente elevata dei negozi (12,5%). Se riguardo alle difficoltà di parcheggio e alla scarsa accessibilità il dissenso è accentuato, a non piacere sono anche: l’arredo urbano, poco curato per il 22,7% – e degno di interventi migliorativi per 32,6%; l’offerta culturale ed artistiche parca per il 21,1%; gli orari di apertura delle attività commerciali (15,6%), i negozi poco innovativi (13,3%) e la scarsa convenienza dell’offerta commerciale (10,2%). Quanto all’attrattività per migliorarla, un maggior numero di parcheggi, nelle vicinanze del centro secondo il 34,9%, potrebbe significare un concreto passo in avanti. Ma anche la possibilità di orari di apertura di negozi e pubblici esercizi più flessibili sarebbe per il 19,4% un modo per andare incontro alle esigenze dei consumatori. Come del resto un cartellone di iniziative più ampio, di qualità capace di mettere in sinergia cultura, eccellenze e tipicità del territorio.

“Si riconferma con questa indagine, quanto in parte già emerso per voce dei commercianti nei mesi scorsi. Temi che, per altro già portati al confronto con gli amministratori modenesi nella necessità di evidenziare le esigenze degli imprenditori, ora sono ribaditi pure dai consumatori, cioè da coloro che sostengono il commercio nonostante la situazione di crisi – sottolinea Confesercenti Modena – C’è necessità quindi di individuare politiche di sostegno mirate e protese al miglioramento del salotto buono di Modena. A partire dal superamento di nodi ‘storici’ come accessibilità e parcheggi – Confesercenti a tal proposito ricorda quanto già ribadito con la sottoscrizione riguardo la modifica del piano sosta col mantenimento del parcheggio in piazza Roma il tempo utile per capire l’effettiva utilità del Novi Park – Ma occorrerà anche renderlo più attraente, optando per interventi di miglioramento dell’arredo urbano e dei palazzi storici, pensando per la loro riqualificazione anche il coinvolgimento dei privati attraverso una serie di incentivi economici; una maggior cura della pulizia e dell’illuminazione, senza tralasciare la sicurezza, per cui importante sarebbe un aumento della presenza delle forze dell’ordine, soprattutto negli orari di chiusura delle attività commerciali. Infine, non possiamo non considerare il parere espresso dai cittadini sull’offerta commerciale: benché promossa in termini di qualità e di competenze professionale auspichiamo che, possa migliorarsi e innovarsi per quanto riguarda: gli orari di apertura più flessibili, la varietà merceologica e l’originalità delle vetrine. Prestando anche attenzione alle azioni di promozione commerciale, volte al sostegno dell’intero sistema”.

L’avventore abituale del centro storico di Modena

Il frequentatore medio del centro storico di Modena è nel 70% dei casi una donna, con un’età compresa tra i 45 e i 54 anni. Ha un lavoro, vive in coppia, con figli e risiede in prevalenza in città. Per andare in centro predilige l’auto e la bici, ma non disdegna andarci a piedi. Vi si reca con frequenza settimanale principalmente per fare acquisti: negli esercizi commerciali oltre che al Mercato Coperto Albinelli, ma anche per trascorrere il tempo libero.

















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