Il Presidente dell’Unione Francesco Lamandini ha scritto una lettera al Ministro Maroni sull’accoglienza di nuovi profughi nei Comuni dell’Unione, ad integrazione di un’altra missiva del 1 agosto scorso.
Oggetto: accoglienza di nuovi profughi nei Comuni dell’Unione Terre di Castelli (MO) e integrazione alla nostra lettera dell’1 agosto, prot. 21348-2011 .
Con la presente, ad integrazione della nostra lettera dell’uno agosto 2011, prot. 21348-2011, si segnala che gli otto Comuni dell’Unione Terre di Castelli (in base al riparto provinciale) al 10 settembre 2011 hanno già accolto 30 profughi inviati dalla Protezione Civile regionale in base agli accordi tra la Regione Emilia Romagna e il Governo e si trovano attualmente a dover gestire la presenza di ulteriori 36 profughi di provenienza Tunisina (ci limitiamo a quelli conosciuti, ma il numero potrebbe essere maggiore) arrivati spontaneamente sul nostro territorio. Di conseguenza sono almeno 66 i profughi attualmente presenti sul territorio in modo conosciuto.
In questa fase, tra i nove Comuni del Distretto di Vignola, solo il Comune di Montese non ha ancora accolto nessun profugo.
Fino a quando il numero delle presenze non diminuirà, non possiamo non evidenziarLe che l’invio ulteriore di altri profughi potrebbe creare seri problemi di ordine pubblico.
Riportiamo a titolo esemplificativo il caso di sequestro e di violenza subito da parte di una donna a Spilamberto ai primi di settembre (alleghiamo gli articoli dei giornali) da parte di una di queste persone arrivate in modo spontaneo al di fuori dei percorsi regolamentati e con il permesso temporaneo.
Inoltre mi preme segnalarLe che al momento la situazione si presenta incerta e problematica sia sull’aspetto della gestione della vita quotidiana di queste persone (aspetti lavorativi, assistenziali, relazionali, linguistici, etc.) che sulle prospettive future (tempi, questione economica, impegno degli Enti locali, etc.).
Chiediamo pertanto delle risposte concrete ed un quadro certo da parte del Governo in merito a:
1. possibilità di assegnare ai profughi inseriti nel programma di accoglienza il medico di medicina generale e di assicurare la frequenza scolastica ai minori in età scolare.
2. Possibilità di avviare i profughi ospitati a lavori socialmente utili pur in assenza di documentazione che ne definisca lo status.
3. durata dell’intervento dello Stato attraverso la Protezione Civile Regionale e dei conseguenti rimborsi delle spese sostenute dagli Enti Locali per il programma di accoglienza dei profughi.
4. Indicazioni sul futuro dei profughi accolti nei nostri Comuni dopo la chiusura del programma della Protezione Civile.
In attesa di una sollecita risposta complessiva Le riconfermo l’altissima preoccupazione di tutti i Sindaci dell’Unione per le possibili ricadute di ordine pubblico se la situazione non viene affrontata in tempi brevissimi.
Distinti saluti.
Il Presidente dell’Unione Terre di Castelli e Sindaco di Spilamberto (MO)
Francesco Lamandini