“Vogliamo garantire che l’Ospedale di Pavullo nel Frignano continui ad esercitare, in futuro, un ruolo centrale e di riferimento nella rete sanitaria della provincia di Modena e per tutta la montagna, sia nell’ambito dell’emergenza urgenza, sia nell’ambito dell’assistenza di base e specialistica. Classificare come di prossimità una struttura ospedaliera come quella di Pavullo, unico grande presidio di riferimento per tutta la montagna, rendendola subalterna a Sassuolo, significa cancellare servizi e funzioni sanitarie strategiche ed essenziali non solo per la ‘capitale’ del nostro Appennino, ma per l’intero territorio montano della provincia di Modena. Un’ipotesi che deve essere assolutamente evitata”.
Queste le premesse alla base dell’interrogazione parlamentare che l’Onorevole Isabella Bertolini, Vicepresidente dei Deputati del Popolo della Libertà e Coordinatore provinciale del partito a Modena, ha portato sul tavolo del Ministro della Salute.
“Per collocazione geografica e per servizi erogati, soprattutto sul piano dell’emergenza urgenza, l’Ospedale di Pavullo è nei fatti un ospedale d’area, già sede anche dell’elisoccorso oltreché punto di riferimento e di collegamento con la pianura, per tutta la montagna modenese. Se l’area nord della provincia di Modena ha a Carpi il proprio ospedale d’area, se l’area centrale della provincia, oltre a Baggiovara e al Policlinico, ha Sassuolo come proprio ospedale d’area, non si spiega come il Pal non preveda, per il futuro, alcun ospedale d’area per un territorio così ampio, importante e particolare come quello montano, dove la carenza di servizi sanitari crea problemi ancora maggiori rispetto alla pianura. Ciò, infatti, rappresenterebbe un danno non solo per Pavullo e tutto l’Appennino modenese, ma renderebbe la rete sanitaria provinciale ancora più squilibrata di quanto lo sia tutt’ora, con tre grandi ospedali a distanza di quindici chilometri l’uno dall’altro e il territorio montano sguarnito di servizi, soprattutto di emergenza urgenza. Con il rischio, per esempio, che un infartuato di Pievepelago dovrebbe percorrere 80 chilometri di curve montane per giungere al più vicino ospedale in grado di accoglierlo. Una vera assurdità, soprattutto se si considera che si tolgono servizi fondamentali ai cittadini senza risparmiare un euro. Chiediamo, attraverso il Ministero, che Regione e USL considerino l’importanza dell’ospedale di Pavullo nel Frignano e rivedano un PAL fortemente squilibrato, che aumenterà anziché risolvere le già forti criticità della rete sanitaria provinciale di Modena”.