Lungo i sentieri della scena contemporanea, verso un teatro che si ibrida con la danza, con la musica, che intercetta le novità e le tematiche più urgenti che attraversano la nostra società: dal 14 al 22 ottobre torna Vie Scena Contemporanea Festival. Tra Modena, Carpi, Vignola e Castelfranco Emilia, le intense giornate della settima edizione di Vie saranno l’occasione di ritrovare o scoprire le nuove creazioni di alcune tra le eccellenze del panorama teatrale contemporaneo mondiale, alcune già note al pubblico del Festival, altre al loro esordio italiano. Cosi come sui giovani emergenti cui Vie offre uno luogo privilegiato di visione, una preziosa occasione di presentare i loro lavori, alla ricerca del nuovo della scena contemporanea.
La rassegna è stata presentata questa mattina a Bologna, nella sede della Regione, presenti Massimo Mezzetti, assessore regionale alla Cultura, Maria Merelli e Pietro Valenti, rispettivamente presidente e direttore di Emilia Romagna Teatro Fondazione.
L’assessore Mezzetti ha rimarcato come Vie, “al di là della sua valenza come uno dei principali appuntamenti sulla scena teatrale contemporanea, imponga un indirizzo che non potrebbe essere perseguito da nessun teatro privato, assillato più dall’esigenza di fare cassetta per quadrare i bilanci che dalla necessità di promuovere una nuova scena attenta in particolare a giovani talenti”. “E’ per questo – ha aggiunto Mezzetti – che risulta evidente come solo una realtà pubblica regionale possa garantire simili prospettive, nell’ambito non solo di una necessaria razionalizzazione e ridefinizione generale della spesa, ma anche per una funzione strategica tesa ad ampliare la proposta di un teatro contemporaneo di qualità”.
Il programma
Vie proporrà due lavori di Pippo Delbono: Dopo la battaglia, (venerdì 14 ore 20.30, sabato 15 ore 18 – Teatro Comunale, Modena) e Amore e Carne, uno spettacolo musicale che vede la presenza sul palco, accanto a Delbono, di Alexander Balanescu, virtuoso violinista e compositore (lunedì 17 ore 21 Teatro Comunale, Carpi). Quindi César Brie, artista sensibile sempre attento alle tematiche sociali e capace di toccare le corde più delicate e toccanti dell’animo umano qui con un lavoro in prima assoluta Karamazov, progetto nato all’interno del Cantiere delle Arti, liberamente ispirato all’opera di F. Dostoevskij I fratelli Karamazov.(venerdì 14 ore 20.30, domenica 16 ore 20, lunedì 17 ore 20.30 Teatro Ermanno Fabbri, Vignola).
È nel contesto di Prospero, progetto quinquennale di cooperazione europea atto a favorire la produzione e la circuitazione di creazioni teatrali che sarà a Modena, in esclusiva nazionale, Racconti africani da Shakespeare, lavoro che il regista polacco Krysztof Warlikowski deriva da tre tragedie shakespeariane (Otello, Il Mercante di Venezia, Re Lear). Un allestimento in cui lavora con il suo collaudato gruppo di collaboratori e attori del Nowy Teater di Varsavia di cui è direttore artistico (mercoledì 19 ore 19, giovedì 20 ore 19 Teatro Comunale, Modena).
Progetto Prospero tutela e sostiene anche L’uomo della sabbia. Capriccio alla maniera di Hoffmann il nuovo lavoro dei giovani romagnoli Menoventi, Ispirato dall’omonimo racconto del visionario scrittore tedesco E.T.A. Hoffmann. Uno spettacolo che chiama in causa il teatro stesso smascherandone le tecniche, arrivando a generare insolite prospettive. (sabato 15 ore 21, domenica 16 ore 16.30 Teatro Dadà, Castelfranco Emilia).
Tornano a Vie, con un nuovo lavoro, gli Orthographe. Una settimana di bontà_stagione 1, indaga, svelandole le tecniche messe in atto dai mezzi di comunicazione di massa, nella fattispecie, la televisione, per indurre ciascun individuo a dipenderne. Un lavoro cui collaborano i performer Ane Lan e Moira Ricci che vedrà gli spettatori stessi oggetti e soggetti dell’azione.(venerdì 14 ore 23, sabato 15 ore 16.30, Teatro Storchi, Modena).
Sempre nel segno della contemporaneità e della sperimentazione i Quotidiana.com, presentano a Vie in prima assoluta Grattati e Vinci, terzo episodio della Trilogia dell’inesistente-esercizi di condizione umana (giovedì 20 ore 21 venerdì 21 ore 19, sabato 22 ore 19.30 Teatro Tempio, Modena).
Si ispira alla figura, assunta a leggenda, di Lawrence d’Arabia il progetto che Fanny & Alexander sviluppano insieme a Tempo Reale, centro di produzione, ricerca e didattica musicale fondato da Luciano Berio a Firenze. T.E.L. è la prima fase di un nuovo progetto triennale che vede in scena due attori collocati in due luoghi diversi – uno a Modena e uno a Firenze – lontani nello spazio e protesi verso lo stesso irriducibile fantasma (sabato 15 e domenica 16 ore 21.30, Teatro delle Passioni, Modena). La replica di domenica sera sarà trasmessa in diretta da Radio Città del Capo di Bologna.
Già ospite delle scorse edizioni di Vie torna a Modena un lavoro del ‘fuoriclasse’ della regia europea, il lettone Alvis Hemanis.(sabato 15 ore 21, domenica 16 ore 17, Teatro Storchi, Modena) Kapusvetki – Graveyard Party, è uno sguardo insolito su un tema delicato, il rito funebre, che prende le mosse da una tradizione popolare lettone che dà il nome allo spettacolo. Attesissimo, torna a Vie con The Sonic Life of a Giant Tortoise Toshiki Okada, (martedì 18 ore 21 e mercoledì 19 ore 19, Teatro delle Passioni, Modena) artista giapponese capace di esprimere e creare un linguaggio unico e originale.
Artista radicale e determinata torna a Modena Nacera Belaza. A Vie, in prima nazionale, Les Sentinelles un lavoro sull’attesa per il quale deriva l’ispirazione da Il Deserto dei Tartari di Dino Buzzati (venerdì 21 ore 23, sabato 22 ore 17.30, Teatro delle Passioni, Modena).
Altra presenza scenica femminile forte è quella della performer spagnola Angélica Liddell qui al suo assoluto debutto italiano con un lavoro di grande forza emotiva, Te haré invencible con mi derrota, omaggio Jacqueline Du Pré, violoncellista britannica a tutt’oggi considerata una delle più grandi virtuose di violoncello del mondo, la cui carriera è stata drammaticamente interrotta dalla sclerosi multipla più di venti anni fa. (venerdì 21 ore 21, sabato 22 ore 23,Teatro Comunale, Carpi).
Artista apolide, olandese di adozione, ungherese di nascita e americana di formazione, Edit Kaldor (venerdì 14 ore 23, sabato 15 ore 19 Teatro delle Passioni, Modena) presenta C’est du chinois, spettacolo che tenta di trasmettere al pubblico l’esperienza di chi si trova a vivere nella condizione di parlare una lingua di cui non ha una piena comprensione. Richard Maxwell Vision Disturbance, (mercoledì 19 ore 21,30, giovedì 20 ore 23, venerdì 21 ore 23, sabato 22 ore 16 e ore 23 Teatro Herberia, Rubiera), con la compagnia New York City Players di cui è direttore artistico, giunge a Vie segnando il suo debutto europeo. Gob Squad & Campo, presentano, in prima nazionale, il sorprendente frutto della loro collaborazione. Before Your Very Eyes, (venerdì 21 ore 21, sabato 22 ore 18 Teatro Ermanno Fabbri, Vignola) è la terza e ultima parte di una trilogia per il teatro dedicata ad un pubblico adulto ma recitata da bambini.
Quattro grandi protagonisti della scena contemporanea italiana: Virgilio Sieni presenta il nuovo lavoro La ragazza indicibile, (sabato 22 ore 21 Teatro Storchi, Modena) progetto che deriva l’ispirazione da un testo scritto da Giorgio Agamben che si rifà al mito di Kore, fanciulla rapita da Ade, dio dell’oltretomba.
Antonio Latella presenta in prima assoluta due episodi del progetto Francamente me ne infischio Twins e Atlanta (Twins giovedì 20 ore 20,30 sabato 22 ore 21, Atlanta venerdì 21 ore 19 sabato 22 ore 23 Teatro Dadà, Castelfranco Emilia) ispirato liberamente al romanzo di Margareth Mitchell Via col vento.
Danio Manfredini sceglie di presentare uno studio su un lavoro in fase di realizzazione. Nel pieno della sua maturità di uomo e artista sceglie di confrontarsi con l’Amleto (sabato 15 ore 23, domenica 16 ore 21.30 Teatro Herberia, Rubiera) shakespeariano, avvicinandosi per la prima volta ad una drammaturgia di repertorio classico. Socìetas Raffaello Sanzio presenta il sermone drammatico Il Regno Profondo, insolito sguardo sulla realtà quotidiana declamata in scena da Claudia Castellucci (sabato 15 ore 23, domenica 16 ore 19.30 Te Te Teatro Tempio, Modena). Accompagna l’intero periodo del Festival una mostra di foto di Luca Del Pia, OVERGROUND. Visioni dalla scena performativa italiana. Opera plurale che mette a confronto tre azioni diverse come la fotografia, il gesto performativo e la riflessioni teorica. (dal 14 al 22 ottobre Ex Ospedale Sant’Agostino, lunedì 17 riposo).
Arricchisce la mostra il volume omonimo edito da Boiler, e quattro azioni teorico/performative curate da Tihana Maravic, Lucia Amara, Piersandra Di Matteo e Adele Cacciagrano, e ‘performate’ da MK, Cristina Rizzo, Eleonora Sedioli/Masque e Francesca Proia.
E ancora: un workshop di Motus, (dal 17 al 22 ottobre) esperimento d’azione/scrittura creativa che si inserisce nel loro nuovo progetto The Plot, un incontro, Per Ora Labora sul lavoro dell’attore condotto da Piergiorgio Giacchè all’interno di Cantiere delle Arti (domenica 16 ore 11, Biblioteca Delfini). Tre gli appuntamenti con l’editoria di settore, tre i volumi presentati, tutti gli incontri si svolgeranno presso la Biblioteca Delfini di Modena. Domenica 16 alle 12 il professore Marco De Marinis presenta il suo nuovo volume Il Teatro dell’altro. Interculturalismo e transculturalismo nella scena contemporanea edito da la casa Usher. Ospite di eccezione di questo incontro Pippo Delbono cui il volume è dedicato.
Mercoledì 19 alle ore 17.30 Piersandra Di Matteo presenta il volume Eccezione alla lettera: La scena di Richard Maxwell/New York City Players edito da Editoria & Spettacolo. Sabato 22 alle ore 12 Luca Del Pia, Lucia Amara, Adele Cacciagrano, Piersandra Di Matteo e Tihana Maravic presentano OVERGROUND Visioni dalla scena performativa italiana volume edito da Boiler che raccoglie il frutto delle riflessioni teoriche e gli scatti fotografici di Luca Del Pia esposti nella mostra omonima.
Informazioni allo 0592136021
Biglietti da € 10 a € 20 – Ufficio festival 059305738 www.viefestivalmodena.com – www.emiliaromagnateatro.com – vendita on line www.vivaticket.it