Una settimana fa é stato eletto Stefano Bargi come nuovo segretario della Lega Nord a Sassuolo. A chi frequenta la politica del distretto , e ne conosce i meccanismi, la scelta di sostituire Mauro Guandalini alla guida del carroccio é apparsa fin troppo scontata, legata alla peggiore tradizione politica.
L’ex segretario della Lega, é stato protagonista quest’estate di una battaglia serrata all’amministrazione, con lo scopo di rivitalizzare il programma elettorale presentato dalla maggioranza di cui la LEGA fa parte, ma tradito dalle scelte della giunta.
Un susseguirsi di accuse “gravissime” che hanno destabilizzato il centrodestra, creando più di un grattacapo al “capo supremo” Caselli, chiuso in mutismo eclatante, rotto solo per minacciare una querela al dissidente Ex segretario del Carroccio.
Ed eccoci ai fatti recenti: Guandalini denuncia di essere silurato dai vertici provinciali e sostituito dal più “allineato” Stefano Bargi. Tutto secondo copione, se non fosse che Guandalini esce allo scoperto, denunciando clamorosi brogli nell’elezione del giovane capogruppo consigliare come nuovo segretario del carroccio. Come nella peggiore tradizione partitica, si é pilotato un cambio della guardia ritenuto necessario alla sopravvivenza dell’attuale maggioranza di centrodestra in consiglio comunale. Ovviamente decisioni prese dagli alti vertici provinciali, senza tenere in considerazione le preferenze della base, dei cittadini.
Ma torniamo alla recente realtà: Bargi sembra aver vinto il congresso con poco piú del 50 % , dimostrazione di una Lega Nord spaccata a metà, di una maggioranza che non esiste piú. Guardando al consiglio comunale poi, se aggiungiamo al malumore dell’ex segretario Guandalini, la fuoriuscita dei consiglieri Andrea Gandini e Francesca Gottardi , abbiamo una Lega Nord che passa da 5 a 2 consiglieri, meno della metá di quelli eletti.
Ma almeno la Lega , al netto di brogli e polemiche, un nuovo segretario ce l’ha. Il PDL , se non basta, sta pure peggio: non si sa chi dirige il partito, non esiste nessun segretario, e le antipatie correntizie stanno divorando il partito dall’interno.
Insomma niente di nuovo sotto il sole: viene punito chi critica dall’interno una maggioranza agonizzante, in nome della spartizione di oboli e potere. Una pratica politica “vecchia”, che aggiunge ulteriore disincanto alla disaffezione dei cittadini verso i partiti politici; cittadini che non sopportano più questo “Monopoli” partitico, dove gli interessi privati superano di gran lunga quelli della collettività.
Dove anche la “dura e pura” LEGA NORD, non risplende per pulizia e correttezza.
(PD Sassuolo)