“E’indispensabile monitorare con estrema attenzione la crescita dei prezzi per evitare che i troppi furbetti moltiplichino per 5 o 6 volte l’aumento dell’Iva dell’1% imposto dalla Manovra”. E’ questo l’appello alle istituzioni lanciato questa mattina dal segretario generale della Cisl Emilia Romagna, Giorgio Graziani, contro il rischio di un aumento indiscriminato e fuori controllo dei prezzi.
“Consapevoli della profonda iniquità e dei rischi che si correvano – ha continuato Graziani – abbiamo avversato fortemente, e continueremo a farlo, l’aumento dell’Iva dell’1% senza che lo stesso aumento fosse legato ad una riforma fiscale condivisa. Riforma che, anche alla luce degli ultimi avvenimenti, pare quanto mai necessaria per compensare gli effetti negativi sui redditi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati”.
“Purtroppo – ha incalzato il leader regionale della Cisl -, nonostante l’aumento dovrebbe riguardare solo i generi ad alta diffusione ma non essenziali, con buona parte degli alimenti che ne restano fuori e con le aliquote del 4 e del 10% non ritoccate, la realtà delle cose è totalmente diversa, e il circolo vizioso sui carburanti ne è un triste esempio”.
“Difatti, l’aumento dei carburanti – ha continuato Graziani – è stato ben al di sopra dell’1%, subdolamente giustificato dalla sommatoria dei prezzi del brent, della raffinazione, dall’accise e da tante altre astruse variabili. Questione delicata su cui la Cisl continuerà con decisione la propria battaglia, peraltro già avviata in tempi non sospetti con la raccolta di firme in tutto il territorio”.
“E’ evidente – ha concluso il massimo dirigente regionale della Cisl – che nell’immediato futuro, per evitare una doppia frode a danno di lavoratori e pensionati, è indispensabile trovare delle contromisure. Per questi motivi lanciamo un appello alle istituzioni affinché si ponga subito in essere un sistema di controllo dei prezzi, anche alla luce dell’immediato riflesso che il provvedimento governativo ha generato sull’inflazione, dove si rileva un preoccupante dato di crescita tendenziale”.