Tutte le misure effettuate da Arpa Emilia-Romagna in seguito all’incidente nell’installazione nucleare Centraco, nelle vicinanze del sito di Marcoule (nel sud della Francia) hanno dato esito negativo. I dati sulla radioattivita’ gamma in aria, misurata dalle 7 stazioni che compongono la rete di Arpa, risultano entro la normale variabilita’ del fondo naturale presente. Inoltre, le analisi straordinarie del particolato atmosferico campionato nei giorni dal 14 al 19 settembre non hanno evidenziato la presenza di alcun radionuclide artificiale. Il 12 settembre scorso era esploso un forno di fusione nell’installazione nucleare Centraco (che svolge attivita’ di trattamento e condizionamento di rifiuti radioattivi), nelle vicinanze del sito di Marcoule (nel sud della Francia). Arpa Emilia-Romagna, in quanto parte della rete nazionale di monitoraggio, aveva pertanto attivato i propri sistemi di monitoraggio.
A tale scopo sono stati acquisiti ed analizzati: – i dati delle 7 stazioni di misura in continuo della radioattivita’ gamma in aria dislocate sull’intero territorio regionale, a Piacenza, Reggio Emilia, Carpi (MO), Bologna, S. Pietro Capofiume (BO), Forli’ e Rimini, costituenti la rete di allarme gamma di Arpa Emilia-Romagna; – i risultati delle analisi giornaliere di spettrometria gamma ad elevata sensibilita’ della postazione “straordinaria” di campionamento del particolato atmosferico attivata presso la sede Arpa di Piacenza.
Considerato che le autorita’ francesi hanno comunicato l’assenza di conseguenze radiologiche all’esterno dell’impianto coinvolto nell’incidente – si legge in una nota dell’ARPA – e che Ispra ha comunicato ai laboratori Arpa/Appa che costituiscono la rete nazionale di monitoraggio di interrompere l’intensificazione dei controlli posta in essere, si ritiene chiusa la fase “straordinaria”.