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Manovra, Leoni (PDL): “Troppa burocrazia a livello locale. Per battere la crisi necessario liberare energie per lo sviluppo”

“In Comune a Modena c’è troppa burocrazia. Il fatto che gli imprenditori vogliano costruire asili nido aziendali ma non possono farli, ad esempio, dimostra come l’unica vera arma per uscire dalla crisi, e cioè un sistema di imprese che funzionano, è soffocato dalla burocrazia. Il fatto che l’indice del Prg sia di 17 pagine e che vale per il solo Comune di Modena è un ostacolo. Il fatto che vi siano divieti che a pochi kilometri di distanza siano diversi è un impedimento. E’ una situazione che provoca danni economici e di sviluppo mentre invece abbiamo urgentemente bisogno di un settore pubblico capace di essere quel vero supporto per le imprese. Il modello iperburocratico modenese ed emiliano romagnolo in generale è un sistema che costa tanti soldi e produce scartoffie e declino perché allontana coloro che vogliono investire anche nei nostri territori. Oltre ai minori trasferimenti dal livello statale Modena deve fare i conti con la crisi di un modello che è arrivato al capolinea. Una doppia sfida che può essere vinta solo con un cambio di passo”.

Lo ha affermato Andrea Leoni, Consigliere regionale comunale del Pdl, intervenendo nel dibattito aperto dal discorso del Sindaco Pighi sugli effetti della manovra sugli enti locali.

“Se vogliamo che Modena, ed il suo territorio, tornino ad essere quanto prima quel luogo capace di attrarre chi ha voglia di creare impresa e di portare nuovo sviluppo, è necessario mettere mano a questa gabbia burocratica partendo dall’uniformare i vari regolamenti comunali. Non è davvero più accettabile che una regola vigente in comune non valga per quello limitrofo E’ per questo che insieme agli enti locali anche la Regione Emilia Romagna può e deve fare la propria parte sfrondando quelle leggi regionali, come ad esempio quella sull’antisismica, che ha portato le aziende che operano nel settore dell’edilizia ad essere sommerse di compiti burocratici e basta. Dobbiamo ribaltare questa situazione per cogliere l’occasione per uniformare le norme, e mettere tutte le forze economiche in condizione di liberare energie positive. Il Comune, insomma, deve mettersi in condizione di essere a servizio della comunità. Serve un colpo d’ala, un colpo di libertà ai modenesi”.

















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