Ricerca, innovazione, internazionalità, qualità e solidarietà in campo educativo sono gli scopi, le principali “ragioni d’essere”, della Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi, che si costituirà formalmente domani, 29 settembre 2011, a Reggio Emilia, città il cui sistema educativo, basato sul Reggio approach, è apprezzato e studiato in tutto il mondo.
La nuova Fondazione, no profit, è stata presentata stamani al Centro internazionale Loris Malaguzzi dal sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio – il Comune di Reggio è socio fondatore del nuovo organismo – e dai rappresentanti delle organizzazioni e società promotrici della Fondazione: Paola Silvi, presidente dell’Associazione internazionale Amici di Reggio Children; Carlo Feltrinelli, presidente di Effe 2005, holding del gruppo editoriale Feltrinelli; i coordinatori del Network internazionale di Reggio Children, Harold Gothson (Reggio Emilia Institutet, Svezia), Margie Cooper (North American Reggio Emilia Alliance, Narea, per Stai Uniti e Canada), Ana Tomasini (Red Solare, Argentina). Erano presenti inoltre Carla Rinaldi, presidente di Reggio Children srl; Serena Foracchia amministratore unico di Reggio nel Mondo; Emiliano Ricchetti consigliere d’amministrazione della Fondazione Manodori di Reggio Emilia, che aderisce alla nuova Fondazione, insieme con Cir e Coopselios. Erano presenti anche l’assessore all’Educazione del Comune di Reggio, Iuna Sassi e la presidente dell’Istituzione comunale Scuole e Nidi d’infanzia, Claudia Giudici.
Si tratta di una Fondazione di partecipazione, che nasce dalla trasformazione dell’Associazione Internazionale Amici di Reggio Children: in questo modo si vuol dare ulteriore impulso alla partecipazione dei cittadini – italiani e di altri Paesi – e allo sviluppo del volontariato che in questi anni ha caratterizzato l’Associazione.
HANNO DETTO – “Il Comune di Reggio è promotore principale di questa iniziativa – ha detto il sindaco Delrio –: una fondazione internazionale, dedicata alla ricerca, all’innovazione nel campo educativo. In un momento di grande difficoltà, come quello attuale, i nostri servizi hanno bisogno di continuare a investire sulla ricerca e la formazione; e abbiamo bisogno anche di una grande alleanza internazionale, per far capire a tutti i governi e alle città, che l’educazione è al centro dello sviluppo della comunità. L’educazione è fondamentale per qualsiasi politica che una città voglia attuare, sia una politica ambientale, di cittadinanza piena, di sviluppo economico: senza l’educazione le nostre città sono zoppe, non riusciranno mai ad affrontare la sfida della competizione”.
“Questa nuova fondazione – ha spiegato il sindaco – è quindi l’occasione di una grande alleanza internazionale ed è un caso abbastanza unico in Italia che una fondazione nasca già con diversi soci internazionali. E’ una fondazione al servizio delle nostre esperienze educative, che vuole continuare a portare qualità e innovazione nei sistema educativo, e chiede il sostegno di tutti i cittadini comuni, i quali credono che l’educazione dei loro figli sia fondamentale per farli diventare buoni cittadini”.
“E’ una fondazione internazionale – ha aggiunto Delrio – Da qui intendiamo far nascere proposte di ricerca e di progetti in tutto il mondo, dall’Africa all’Asia, dall’America al Nord Europa. Abbiamo già una rete di amici importanti, che ogni anno vengono a visitarci, sono più di 100 delegazioni da tutto il mondo. Fondazione e Centro internazionale danno l’occasione a tutti di proporre e attuare progetti educativi innovativi e di ricerca. Questo nasce a Reggio Emilia, grazie all’esperienza degli Amici di Reggio Children, dell’Istituzione Scuole e nidi d’infanzia e di Reggio Children srl”.
“Per Reggio Emilia – ha detto ancora Delrio – questo passaggio è un altro obiettivo raggiunto nel cammino verso un’economia della conoscenza e dell’innovazione. Insieme all’Irccs Santa Maria Nuova e al Tecnopolo, Fondazione e Centro internazionale penso rappresenteranno per la città anche un’occasione di sviluppo economico nell’ambito del Parco della conoscenza e dell’Area Nord. Il nostro desiderio e ambizione è di fare di questa Fondazione e di questo Centro di ricerca quello che è il Cern di Ginevra per la Fisica e il Mit di Boston per la Tecnologia. Nessuno può prescindere da Fisica e Tecnologia; vorremmo che nessuno potesse prescindere dall’Educazione. In un momento di crisi, è molto importante determinare le priorità di una comunità. E la priorità della comunità reggiana e di tante altre nel mondo, vuole essere quella dell’Educazione. Perciò creiamo un’alleanza per promuovere l’educazione in tutte le comunità del mondo”.
“Il progetto – ha concluso Delrio – nasce anche dal lavoro umile e modesto di tante persone, che hanno costruito il sistema delle Scuole d’infanzia, delle famiglie che attraverso l’associazione Amici di Reggio Children che hanno voluto determinare una specie di azionariato popolare per la Fondazione, e altri soci prestigiosi nazionali e internazionali: a tutti loro va il mio ringraziamento”.
La presidente di Reggio Children srl, Rinaldi ha sottolineato che “questa idea ha origine in un luogo e in una comunità, sulla persona che è più grande per questa comunità, cioè il bambino, ovvero l’infanzia. Reggio dice al mondo che è possibile per una comunità, ispirandosi all’essenza più alta dell’uomo, che è il bambino, ricostruire i fondamenti e i fondamentali di una comunità. Il Centro internazionale e la Fondazione sono la rete che intorno a questa idea si è stretta e da qui si va espandendo nella nuova forma della Fondazione stessa. Il progetto Reggio Approach è infatti non solo di natura scolastica, ma un progetto di cittadinanza. Intendiamo quindi la cittadinanza come appartenenza a un progetto locale, ma anche mondiale”.
La presidente dell’Associazione Amici di Reggio Children, Silvi: “Domani, con l’assemblea degli Amici di Reggio Children, l’associazione, che conta 1.100 iscritti, si trasforma in Fondazione. Tale Fondazione nasce già con numerosi partecipanti. Un appello all’adesione alla società reggiana è già stato fatto anni fa, quando nacque Reggio Children, e la comunità reggiana ha risposto egregiamente: lo testimoniano le decine di migliaia di ore di volontariato, che gli associati hanno offerto in questi anni. Ora lo faranno con ulteriore entusiasmo, anche allargando la base sociale della Fondazione. Uno dei tratti distintivi dell’esperienza educativa di Reggio Emilia, infatti, è proprio questo: è nata da una comunità ed è una delle espressioni migliori di questa comunità”.
I rappresentanti del Network internazionale hanno posto in evidenza il fatto che la loro partecipazione ala Fondazione è prima di tutto segno di gratitudine verso Reggio, verso la sapienza e la saggezza di Loris Malaguzzi e l’esperienza educativa di questa comunità, che si è fatta conoscere e affermata nei rispettivi Paesi. Il loro interesse, “un interesse a un’idea di bene comune” è stato definito, non è e non può essere soltanto locale, di ciascun Paese o città, ma solidale e internazionale. Il senso di questa solidarietà è appunto nella rete di amicizia del Network e ora nella Fondazione.
“Oggi, con la nostra partecipazione – ha detto fra l’altro Gothson – vogliamo restituire qualcosa di quel tanto che ci avete dato, supportando l’idea di comunità educante, di una cittadinanza globale, transculturale e democratica”.
“Stavamo già partecipando da tempo – ha detto Cooper – perciò proseguiamo in questa straordinaria esperienza di partecipazione. Apprezziamo molto la volontà di agire. Ci vuole il coraggio di agire, soprattutto quando non è così semplice agire, quando si tratta in particolare di affermare insieme un benessere che passa attraverso l’interconnessione globale”.
“L’educazione è fondamentale – ha spiegato Tomasini – e deve essere sempre più inclusiva, rispetto ai Paesi del mondo. La proposta di Reggio è forte e diventa a questo punto fondamentale, va portata avanti. L’Educazione è una responsabilità primaria. Per questo aderiamo alla Fondazione”.
“Sono molto felice di partecipare alla Fondazione Reggio Children – ha detto il presidente di Effe 2005, Feltrinelli – Questo è seguito di una collaborazione, avviata e consolidata da diversi anni, con l’esperienza educativa di Reggio Emilia, approfondita attraverso il professor Howard Gardner. Grazie alla collaborazione con Reggio Children abbiamo completamente rivoluzionato i nostri reparti dedicati all’infanzia, dai layout ai contenuti: una collaborazione preziosa e apprezzata, anche dal pubblico. Attraverso i canali di cui disponiamo, faremo conoscere e diffondere un’esperienza formidabile, come quella educativa di Reggio Emilia.
Per il consigliere della Fondazione Manodori, Ricchetti, “aderiamo alla nuova Fondazione perché Reggio Children è un’assoluta ricchezza per il territorio: impossibile non partecipare”.
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Oltre all’Associazione Amici di Reggio Children, sono appunto fondatori promotori della nuova Fondazione il Comune di Reggio Emilia (fondatore di diritto), Narea (North America Reggio Emilia Alliance), Reggio Emilia Institutet (Svezia) e Red Solare Argentina, membri della rete internazionale formalizzata e intessuta negli anni da Reggio Children nel mondo e Effe 2005, Holding Feltrinelli con cui Reggio Children, da tempo, porta avanti rapporti di collaborazione e di consulenza. Entreranno nella Fondazione – come fondatori promotori o partecipanti, a seconda delle quote conferite – anche i soci di Reggio Children srl che conferiranno alla Fondazione le proprie quote societarie, riconoscendosi in questa evoluzione del progetto con cui la srl nacque nel 1994 caratterizzandosi come “centro internazionale per la difesa e la promozione dei diritti e delle potenzialità dei bambini e delle bambine”.
Il Comune di Reggio Emilia aderisce con una quota di 45.086,40 euro da conferire nel capitale di dotazione e i seguenti soggetti a titolo di Fondatori promotori, che si impegnano a conferimenti in conto gestione almeno triennali di 50.000 euro o superiori – con l’eccezione dell’America Latina (Argentina) che conferirà 30.000 all’anno:
Narea (rete Stati uniti d’America e Canada);
Reggio Emilia Institutet (Svezia);
Red Solare Argentina;
Effe 2005, holding del Gruppo Feltrinelli;
Cir, Coopselios e Fondazione Pietro Manodori.
Gli attuali membri dell’Associazione Amici di Reggio Children e gli attuali soci della società Reggio Children srl, che conferiscono le loro quote alla Fondazione, diventano Partecipanti di diritto della stessa.
Potranno partecipare alla Fondazione aziende e istituzioni che si impegneranno sia finanziariamente, sia con servizi, sia finanziando specifici progetti; e cittadini, italiani o stranieri, che si impegnano per la Fondazione con piccole quote e altre forme di sostegno.
Una parte dei finanziamenti che arriverà alla Fondazione andrà a rafforzare l’esperienza educativa reggiana, riconosciuta come matrice del progetto, in modo che essa possa continuare a rispondere alle richieste di conoscenze, scambi e collaborazioni che le giungono da ogni parte del mondo. Reggio è la città con il più alto tasso di scolarizzazione 0-6 dell’intero Paese, e non viene meno a questo impegno anche in tempi difficili. E l’esperienza di qualità locale diventa volano per portare avanti la ricerca insieme e in un’ottica di scambio anche con altre realtà internazionali.
Il Consiglio di amministrazione, composto da sei membri, nominerà al suo interno il Presidente. Altri organi previsti e obbligatori sono il Comitato Scientifico, l’Assemblea dei Fondatori e l’Assemblea dei Partecipanti.
In questo modo, il Sistema Educativo di Reggio Emilia risulta composto dall’Istituzione Comunale Scuola e Nidi d’Infanzia; dalla Fondazione Reggio Children – Centro Internazionale Loris Malaguzzi e da Reggio Children srl, cui competeranno le operazioni commerciali connesse con il Reggio Emilia Approach.
Il sogno di Loris Malaguzzi diventa così un sogno più grande e unico nel suo genere: a Reggio lavorerà una Fondazione internazionale per la ricerca e la diffusione dell’educazione; una Fondazione che nel tempo aspira a diventare punto di riferimento di eccellenza nel suo campo.
Una Fondazione che diventa l’ulteriore sviluppo del Reggio Emilia Approach: non più solo progetto educativo per i bambini tra 0 e 6 anni, ma possibile approccio rivolto all’intera città e alle città del mondo per il benessere e la crescita della comunità.
Loris Malaguzzi scriveva che: “L’invito è quello di salire su una mongolfiera e di guardare giù, dove ci sono i bimbi, adulti, cose, eventi, ma anche tracce, segni e simboli che stanno come indicatori di informazioni e messaggi appena abbozzati. E’ il punto di vista ideale e privilegiato che consente di mettere a fuoco le singole immagini e poi di metterle insieme e in movimento, lungo direzioni che ognuno, per conto suo, può coerentemente immaginare”.
Ora Reggio Emilia cerca di immaginare un futuro, che vede nel Centro Internazionale Loris Malaguzzi non solo un Centro per la formazione dell’infanzia, ma un Centro di Ricerca internazionalmente riconosciuto nel cuore di una città che ha scelto l’educazione (tutta, inclusa quella scolastica) come proprio tratto caratterizzante.